«Il ‘Re Leone’ Falcomatà non ha sbagliato soltanto giungla ma anche i conti. Il debito del comune non solo non è stato cancellato ma è aumentato»
Minicuci interviene sui fondi annunciati per salvare il Comune
Redazione Web
14 Agosto 2020
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
“I meriti per quanto ottenuto vanno tutti al sindaco Falcomatà, che ha combattuto come un leone”. La conferenza-show andata in scena ieri a Palazzo San Giorgio, con un redivivo Nicola Zingaretti a fare da stampella a Giuseppe Falcomatà, è stata una presa in giro che i reggini non meritano. Vestendo metaforicamente i panni del noto cantautore Jovanotti ai tempi del suo brano ‘Cancella il debito’, riferito all’Africa, il sindaco Falcomatà invece che coprirsi di vergogna per i sei anni di vuoto assoluto che hanno fatto sprofondare Reggio Calabria e parallelamente il suo indice di gradimento, ha preferito recitare il ruolo di Pinocchio, personaggio notoriamente caro all’attuale primo cittadino.
“Debito cancellato, salvato il futuro di Reggio Calabria” il messaggio roboante lanciato alla cittadinanza. Nulla di più falso, l’imbarazzante propaganda elettorale ha visto il Partito Democratico occupare Palazzo San Giorgio. Le slide mostrate al pubblico, fatte di slogan e frasi trionfalistiche, rappresentano l’unica cosa tangibile da mostrare ai reggini. Avremmo preferito, per maggiore aderenza con la realtà, slide di qualsiasi strada di Reggio Calabria, ‘impreziosita’ da voragini eo spazzatura. Per fortuna, o purtroppo, i reggini però non hanno bisogno di vedere immagini di questo tipo sullo schermo. La vergognosa realtà quotidiana parla più di un proiettore.
Il ‘Re Leone’ Falcomatà non ha sbagliato soltanto giungla ma anche i conti. Il debito del comune di Reggio Calabria non solo non è stato cancellato ma è aumentato da quando, sei anni fa, l’attuale primo cittadino si è insediato. I numeri del resto non hanno colore politico e parlano chiaro. I commissari, nella loro relazione di fine mandato, al 31-12-2012 certificavano un disavanzo di 110 milioni e 900 mila euro. Questa cifra si è ‘magicamente’ trasformata lievitando, secondo quanto certificato nel bilancio consuntivo del dicembre 2019, a circa 400 milioni di euro. Cifra astronomica e che non tiene conto dell’ulteriore debito idropotabile di circa 65 milioni di euro.
Giova ricordare inoltre che l’attuale amministrazione aveva ricevuto la reale occasione di ‘cancellare il debito’, grazie ai circa 220 milioni ottenuti a fondo perduto dal Governo per il tramite di Cassa dd.pp. e dall’emendamento ‘De Sena’. Cifra importante e di vitale importanza per la nostra città che il leonino Falcomatà, assieme all’amministrazione attuale, ha utilizzato non si capisce bene in che modo, in considerazione del fatto che il debito anzichè essere cancellato è aumentato e Reggio Calabria sprofonda sempre più, desolante perfino nei servizi essenziali di cui i reggini non possono usufruire.
Le risorse che si spera arriveranno dal Governo e non è chiaro ancora in quali termini (il decreto infatti al momento non è ancora stato pubblicato su Gazzetta Ufficiale) sono senza dubbio utili per la nostra città e li accogliamo positivamente. Allo stesso tempo, chiediamo alla coalizione di centrodestra di attivarsi attraverso uno specifico emendamento affinchè i fondi destinati alle città italiane possano essere aumentati, così da poter concretamente sperare (non con slide e frasi ad effetto) di cancellare il debito del comune di Reggio Calabria. Prendersi i meriti per quanto ottenuto, sostenendo inoltre che il debito ‘è stato cancellato’, rappresenta soltanto l’ultima farsa in ordine temporale dell’attuale amministrazione. Artefice del fallimento totale di questi sei anni, disastro evidente agli occhi di tutti i reggini che non vedono l’ora, attraverso le urne, di voltare pagina”.
Dott. Antonino Minicuci Candidato a Sindaco di Reggio Calabria per la coalizione di centrodestra.
La sede dell’Amministrazione comunale di Reggio Calabria fu completata nel 1921; la costruzione dopo il sisma del 1908. Il progetto originale è dell’architetto palermitano Ernesto Basile.
Il candidato sindaco del centrodestra alle recenti amministrative individua un tema – a suo dire – sottovalutato. Se non per le manifestazione «di facciata».
Comandante della Stazione dei Carabinieri di Pellaro dal 1984, recentemente andato in pensione, cui è stata consegnata una pergamena in segno di gratitudine per la preziosa opera di servizio prestata durante la sua carriera alla comunità
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.