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Sono salite a 67 le vittime accertate del naufragio di domenica 26 a Cutro: oggi nuovo giorno di ricerche, ma è anche il giorno dell'omaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle vittime, tra cui tante donne e bambini.
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Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è atterrato, questa mattina, all'aeroporto Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto. Subito dopo ha raggiunto in auto l'ospedale San Giovanni di Dio dove sono ricoverate 15 persone, tra i superstiti del naufragio.
Il presidente accolto all'arrivo da alcuni applausi all'ingresso del nosocomio è stato accolto dal Commissario straordinario dell'Azienda sanitaria provinciale di Crotone Simona Carbone e dal direttore sanitario Lucio Cosentino che lo hanno accompagnato nei reparti.
La tappa successiva del presidente è stato il poco distante Palamilone, la struttura sportiva già gremita di persone, dove sono state sistema le bare. Qui Mattarella ha incontrato i parenti e reso omaggio alle vittime del drammatico naufragio di Cutro. Prima si è intrattenuto da solo (foto Ansa) davanti ai feretri per alcuni minuti.
Dopo essersi raccolto in silenzio davanti alle bare, il presidente ha incontrato le famiglie delle vittime. Ha ricevuto da loro una richiesta di aiuto per poter riportare in patria le salme.
Il presidente è stato preceduto da alcuni pacchi contenenti giocattoli fatti consegnare ai piccoli degenti che si trovano nel reparto di pediatria.
PER APPROFONDIRE: Naufragio di Cutro, aperta la Camera ardente. La preghiera del vescovo Panzetta
Già nell'immediatezza della tragedia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si era detto profondamente addolorato «per il naufragio avanti alle coste crotonesi, nel quale hanno perso la vita decine di persone e tra queste alcuni bambini. Molti tra questi migranti - le sue parole - provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni di grande difficoltà.
È una ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente».
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Sono stati giorni anche di scambio di conoscenza ed esperienza sul campo per i presenti
Ad illustrarlo il commissario della Fondazione Anton Giulio Grande e il direttore Luciano Vigna La