Quarto sbarco in cinque giorni a Roccella Ionica: arrivano 23 migranti dalla Libia
Continuano gli sbarchi di migranti a Roccella Ionica, in provincia di Reggio Calabria. Il porto
«Una profonda tristezza e un acuto dolore attraversano il Paese per l’ennesimo naufragio avvenuto sulle nostre coste. Le vittime sono di tutti e le sentiamo nostre». Lo dichiara il cardinal Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in merito al naufragio avvenuto ieri davanti alle coste di Cutro (Crotone). Finora sono 62 i cadaveri recuperati, tra cui quelli di numerosi bambini e un neonato: «Li affidiamo a Dio con un pensiero per le loro famiglie».
Per il cardinale, «questa ennesima tragedia, nella sua drammaticità, ricorda che la questione dei migranti e dei rifugiati va affrontata con responsabilità e umanità. Non possiamo ripetere parole che abbiamo sprecato in eventi tragici simili a questo, che hanno reso il Mediterraneo in venti anni un grande cimitero». «Occorrono scelte e politiche, nazionali ed europee, con una determinazione nuova e con la consapevolezza che non farle permette il ripetersi di situazioni analoghe», precisa il presidente della Cei.
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«L’orologio della storia non può essere portato indietro e segna l’ora di una presa di coscienza europea e internazionale. Che sia una nuova operazione Mare Nostrum o Sophia o Irini, ciò che conta è che sia una risposta strutturale, condivisa e solidale tra le Istituzioni e i Paesi. Perché nessuno sia lasciato solo e l’Europa sia all’altezza delle tradizioni di difesa della persona e di accoglienza», conclude il cardinal Zuppi.
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