Avvenire di Calabria

Oggi domenica si celebrerà anche in riva allo Stretto la quinta edizione della giornata voluta da Papa Francesco

Oggi è la Giornata mondiale dei Poveri: pomeriggio celebrazione in Cattedrale a Reggio Calabria

Per l'occasione l'arcidiocesi reggina prevede un'iniziativa congiunta di Caritas, Ufficio catechistico e Ufficio liturgico

di Redazione Web

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Oggi è la Giornata mondiale dei Poveri. Oggi domenica si celebrerà anche in riva allo Stretto la quinta edizione della giornata voluta da Papa Francesco. Per l'occasione l'arcidiocesi reggina prevede un'iniziativa congiunta di Caritas, Ufficio catechistico e Ufficio liturgico.

Oggi è la Giornata mondiale dei Poveri

In Cattedrale sarà celebrata la quinta Giornata mondiale dei Poveri che "coinciderà" con l'Istituzione dei Ministri straordinari della Comunione. Il momento di preghiera comunitario inizierà alle 15.30 con l'Adorazione eucaristica a cui seguirà - a partire dalle 16.30 - una santa messa celebrata dall'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova, monsignor Fortunato Morrone.

Per l'occasione tutte le Caritas parrocchiali sono impegnate a coinvolgere le persone abitualmente raggiunte dall'azione di prossimità per condividere con loro un bel momento di preghiera. La Caritas diocesana di Reggio Calabria - Bova e gli uffici diocesani (catechistico e liturgico) coinvolti nell'iniziativa auspicano che le comunità parrocchiali promuovano nel corso di questa settimana momenti di preghiera e riflessione. «I poveri non sono "persone esterne" alla comunità - scrivono - ma fratelli e sorelli con cui condividere l legame dell'amore fraterno».


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Le parole del Papa

Il tema della Giornata, «i poveri li avete sempre con voi» è stato scelto personalmente da Papa Francesco e presentato nel messaggio per la Giornata mondiale dei Poveri diffuso lo scorso 13 giugno.

Il Santo Padre ha invitato gli operatori pastorali a fare proprie «le parole accorate di don Primo Mazzolari». Citando il sacerdote toscano, Francesco ha detto: «Vorrei pregarvi di non chiedermi se ci sono dei poveri, chi sono e quanti sono, perché temo che simili domande rappresentino una distrazione o il pretesto per scantonare da una precisa indicazione della coscienza e del cuore. Io non li ho mai contati i poveri, perché non si possono contare: i poveri si abbracciano, non si contano».


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Le "provocazioni" di Savino

Recentemente, come Avvenire di Calabria, abbiamo intervistato monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Ionio e componente della presidenza nazionale di Caritas Italia. Parlando di come affrontare la sfida delle "nuove povertà", Savino ha spiegato come «la Caritas debba recuperare lo spirito della sua mission di fondazione in parte disattesa, e ritornare al compito di ascoltare, osservare e discernere per animare ogni opera cristiana, mirante a promuovere il bene comune».

Ha concluso monsignor Savino: «La Caritas, in Calabria e in Italia, deve ri-attingere lo spirito della gratuità, dall’esempio lungimirante dei grandi santi della Carità, come quello San Vincenzo de’ Paoli, ed uscire dalle strettoie dell’efficientismo organizzativo ed economicista».

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