
Cultura e identità, la Calabria prepara la sua partecipazione al Salone del Libro
L’assessore alla Cultura ha incontrato gli editori calabresi per definire le iniziative culturali e promuovere il patrimonio letterario regionale.
Si svolgerà il prossimo lunedì 16 ottobre a Locri la giornata commemorativa che ogni anno ricorda la figura di Francesco Fortugno, Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria assassinato dalla 'ndrangheta nel 2005.
La manifestazione che, come consuetudine, prevede il coinvolgimento delle istituzioni e della società civile, prenderà il via alle ore 10.00 con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire e successivamente proseguirà a Palazzo Nieddu dove si terrà la deposizione della corona da parte delle Istituzioni dello Stato.
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L’iniziativa si concluderà, infine, al cimitero di Locri in cui è prevista la deposizione della corona ad opera del Consiglio regionale della Calabria nella cappella che accoglie le spoglie di Franco Fortugno.
Anche quest'anno l'appuntamento intende proporsi quale momento di partecipazione e riflessione che pone al centro il percorso di riscatto civile che l'intera Calabria ha intrapreso all'indomani di quello che la Magistratura ha accertato essere, in via definitiva, uno dei più gravi delitti politico-mafiosi della storia repubblicana oltre che un attacco alle fondamenta delle istituzioni democratiche calabresi.
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A rinnovare questo impegno si ritroveranno a Locri la comunità dei cittadini e le rappresentanze istituzionali con l'obiettivo di ribadire l'importanza della cultura della legalità quale unico strumento in grado di garantire un futuro migliore per questa terra.
A 18 anni di distanza dalla barbara uccisione per mano mafiosa di Fortugno, l’Italia si accinge dunque a omaggiare l’indimenticato medico, sindacalista e uomo politico, protagonista di denunce e battaglie per l’affermazione della legalità in Calabria, soprattutto nel campo della sanità. Il vicepresidente dell’Assemblea legislativa calabrese venne assassinato a Palazzo Nieddu del Rio, in un seggio nel quale si stavano celebrando le elezioni primarie de “L’Unione”, durante una delle più alte manifestazioni di partecipazione popolare e democratica alla vita politica.
Il delitto Fortugno, definito dalla Direzione nazionale antimafia «uno dei più gravi omicidi politico-mafiosi della storia d’Italia», determinò un’immediata reazione dello Stato, ma ancor prima una straordinaria e spontanea mobilitazione di massa, messa in atto soprattutto dai giovani della Locride. All’indomani dell’omicidio, migliaia di studenti, spezzando la cortina del silenzio e dell’omertà, sfilarono dietro uno striscione bianco per le vie di Locri, sfidando la ‘ndrangheta e gli assassini di Franco Fortugno: un momento ancora oggi ricordato come «la primavera di Locri».
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