Avvenire di Calabria

Maria Morabito, dirigente scolastico Ic Vitrioli– Principe di Piemonte, ci fornisce una riflessione sulla gestione della Dad per alunni e docenti

«Per una didattica di vicinanza», parola a una preside reggina

Redazione Web

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di Maria Morabito*- L’acronimo DaD è talmente notorio dall’essere divenuto una sorta di “tormentone” durante la fase di lockdown e anche nell’imminenza a causa della perdurante situazione emergenziale.
La stessa, avente carattere residuale, si accompagna alla didattica in presenza che è insostituibile, data la funzione aggregativa della scuola quale fondamentale formazione sociale e il suo preminente ruolo di contesto progettato, organizzato e strutturato per l’erogazione e lo sviluppo dell’apprendimento. La didattica a distanza non potrà mai essere suppletiva di quella in presenza, ma solo integrativa e complementare. In ogni caso, il plusvalore della stessa non risiede nell’uso di una piattaforma e-learning di istituto che consente di porre in essere attività sincrone o asincrone, ma si esprime attraverso l’uso di tecnologie plurime, alcune più moderne e innovative, altre più tradizionali e consolidate che consentono di fruire di approcci transmodali in tempo reale o in differita, consentendo un apprendimento flessibile, accessibile e permanente anche mediante la dotazione di schede di connettività e di dispositivi elettronici in comodato d’uso gratuito, al fine di tentare di contenere i fenomeni di dispersione scolastica aggravati dal distanziamento sociale.
L’Istituzione scolastica da me presieduta ha avviato la DaD in maniera tempestiva, ossia entro una settimana dalla chiusura di marzo e, immediatamente, nel caso di una classe in quarantena, adottando linee guida e specifiche fonti regolamentari in materia e prevedendo, in primis, il costante supporto da parte del team digitale incaricato e, nel contempo, offrendo opportunità formative agli insegnanti mediante specifici percorsi suddivisi in livello iniziale, intermedio ed avanzato sugli applicativi per favorire il costante confronto del personale all’interno delle diverse articolazioni del collegio dei docenti dimostratosi motivato anche all’autoformazione, attraverso l’utilizzo di webinar, workshop digitali, riunioni virtuali informali tramite piattaforme e–learning, di videoconferenza, di simulazione e di lezione interattiva anche per fornire feedback relative all’asse comportamentale e al modus agendi degli studenti.
L’ulteriore formazione del personale durante il periodo di settembre e non ancora completamente conclusa, ci permetterà di padroneggiare le piattaforme digitali scelte dall’istituto in eventuale periodo di sospensione temporanea ma anche ampliare le attività curricolari. Senza ombra di dubbio malgrado tante perplessità emerse vi è un punto di forza innegabil della DaD e cioè quello di aver generato un generale miglioramento della pianificazione della didattica e dell’innalzamento delle competenze generali di alunni e docenti. La mancanza di strumenti e infrastrutture adeguate – connessione internet non sufficiente e mancanza di dispositivi– resta il principale ostacolo alla piena implementazione delle lezioni online. Ma molto si sta facendo in questa direzione.
La nostra scelta è quella dell’assoluta garanzia della didattica in presenza in considerazione della nostra utenza (infanzia e pre-adolescenza) che necessita di coinvolgimento diretto ed empatico, di ritmi meno contingentati, di supporto tecnico e collaborazione familiare, diversamente da quanto avviene per la popolazione scolastica delle scuole secondarie di II grado che può accedere più agevolmente alla modalità blended (presenza alternata a scuola e didattica a distanza a casa).
Conseguentemente, abbiamo posto in essere la riorganizzazione degli spazi, la riduzione al minimo indispensabile degli arredi, la doppia turnazione pomeridiana ed antimeridiana per la scuola secondaria di I grado e la continua sanificazione degli ambienti e pedissequa adozione dei DPI, in quanto siamo profondamente convinti che la DaD deve essere suffragata dalla didattica della vicinanza che allarga l’orizzonte educativo, si nutre di comportamenti di attenzione e di cura e affonda le sue radici nella scelta inclusiva della scuola italiana.
Il nostro principio ispiratore è la Didattica della vicinanza, che è ricercare modi e tempi affinché chi è più distante o ha meno tecnologie o tempo familiare a disposizione sia partecipe; è fonte di incoraggiamento nella restituzione delle attività con una valutazione formativa (più che sommativa), che preveda attenzione ai processi di apprendimento e di crescita; è recupero della dimensione relazionale della didattica nelle dinamiche virtuali di accompagnamento, ascolto e supporto emotivo; è condivisione di strategie e materiali con i colleghi e le colleghi in appositi spazi comuni per progettare insieme attraverso chat, mail, video lezioni; è coltivare le relazioni con le famiglie cercando, per quanto possibile, di innescare un circolo virtuoso solidale con e tra le famiglie.

* dirigente scolastico Ic Vitrioli– Principe di Piemonte

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