A Reggio Calabria la finale di Capitan Cooking, il concorso enogastronomico rivoltoagli studenti delle scuole alberghiere
Capitan Cooking, il concorso enogastronomico rivolto agli studenti degli istituti alberghieri di tutta Italia, con
Com’è noto, l’Italia è il Paese che riceverà la quota più alta di fondi del Piano NextGeneration dell’Unione europea, volto soprattutto alla cosiddetta transizione ecologica e digitale. Si tratta di ben 191,48 miliardi di euro (la Germania, per esempio, ne ha soli 25,6), di cui il 40% è destinato al Mezzogiorno.
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Mettendo da parte i fondi che gestisce direttamente lo Stato e limitandoci al solo Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), le regioni dovranno occuparsi soprattutto della sanità (missione 6 del Pnrr), mentre gli enti locali – fra cui la nostra città metropolitana – prevalentemente di transizione ecologica (missione 2), istruzione e ricerca (missione 4), coesione ed inclusione (missione 5).
Si è calcolato che regioni ed enti locali potranno spendere in beni e servizi quasi 50 miliardi di euro del Pnrr. Ma esistono anche altre e importanti risorse disponibili cui accedere (Fondi strutturali 2021-2027, Fondi sviluppo e coesione, Fers, Fse +, Jtf, ecc.). È stato calcolato che sono arrivati o arriveranno al Sud, nei prossimi 7 anni, più di 200 miliardi di euro: una barca di soldi. L’entità delle somme – e la tempistica da rispettare nella gestione delle stesse – sono tali che non è irragionevole domandarsi non solo se manca la cosiddetta “capacità di spesa” da parte dei nostri enti locali, ma semplicemente la “possibilità di spesa”.
In breve: riusciremo mai non solo a spendere queste somme previste dal Pnrr, ma a “immaginare” come investirle utilmente? Se pensiamo alle ingentissime risorse finanziarie destinate alla sanità calabrese, tuttora mai utilizzate, la domanda è lecita. Non mancano segnali di speranza: il Comune di Reggio ha avuto approvati 16 progetti destinati in prevalenza alla riqualificazione delle periferie e la Città metropolitana può già investire 118 milioni di euro per la cosiddetta rigenerazione urbana dei suoi 97 comuni.
Il timore è che manchi una visione d’insieme, un progetto unitario ed organico, non frammentario, capace di immaginare uno sviluppo sostenibile e integrato di tutto il territorio della città metropolitana (porto di Gioia Tauro, statale 106, ecc.), senza soverchie illusioni su obiettivi controversi e divisivi (ponte sullo stretto), probabilmente al momento non raggiungibili (alta velocità fino a Reggio).
Ad ogni modo – anche sorvolando sulla mancata elezione diretta del sindaco della città metropolitana da parte di tutti gli abitanti dei 97 comuni – senza una profonda e radicale riorganizzazione amministrativa del territorio, difficilmente si riuscirà a conseguire davvero gli obiettivi voluti.
PER APPROFONDIRE: Pnrr, in arrivo nuovi strumenti e risorse per il Sud
Serve, per esempio, accorpare (unire, fondere, associare, ecc.) i tanti, troppi comuni già uniti “di fatto” – basti pensare a Locri e Siderno –generando agevolazioni finanziarie, grandi economie di scala e occupazione. Incomprensibilmente si preferisce invece mantenere sindaci, giunte e consigli comunali praticamente inutili, nel solo interesse di una classe politica non interamente, ma largamente, inadeguata.
*professore ordinario di Diritto costituzionale - Università Mediterranea
Capitan Cooking, il concorso enogastronomico rivolto agli studenti degli istituti alberghieri di tutta Italia, con
Come di consueto, il Comune e la Città Metropolitana di Reggio Calabria celebreranno l’anniversario della Liberazione alla Stele del Partigiano all’interno della villa comunale “Umberto I”.
Condivisa la gestione incrociata delle informazioni relative agli appalti a valere sulle risorse del Pnrr e sulle forniture nel settore sanitario.