Avvenire di Calabria

Ragazzo vittima di bullismo suicida a Senigallia. L’antropologo Pollo, “stiamo scivolando verso un baratro di totale disumanizzazione”

di Redazione Web

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Rottura del patto sociale persona-comunità, mancanza di educazione all’interiorità, estromissione del principio di trascendenza. Queste, spiega in un’intervista al Sir l’antropologo Mario Pollo, commentando la vicenda del quindicenne di Senigallia, vittima di bullismo, che si è tolto la via, le cause del vulnus educativo davanti agli occhi di tutti. Quando l’educazione si riduce a “mera didattica”, tra iper-individualismo, mancanza di senso e derive nichiliste, il disumano prende il sopravvento sull’umano, afferma. “Questo episodio – sottolinea – si inserisce in un contesto di violenza più ampio”. Il bullismo è “una delle diverse espressioni di un quadro generale, al cui interno l’uso della sopraffazione e della violenza diventa un surrogato per l’autorealizzazione, ossia la costruzione e l’affermazione di sé”.
“Oggi – si chiede -, quanto stiamo educando a comprendere e sviluppare la propria interiorità, e a costruire relazioni autentiche con gli altri?”. Per Pollo, ai nostri giorni “non si educa più nel senso profondo del termine. Si mira piuttosto all’apprendimento e all’acquisizione di tecniche e metodologie, senza offrire competenze necessarie alla comprensione di sé stessi, degli altri e del mondo in cui si vive. L’educazione è un lavoro con l’umano; altrimenti è mera didattica”. Servirebbe allora un grande progetto e un importante investimento educativo su più livelli, ma nell’agenda politica questo tema è assente, e non da oggi… “La cosa più grave – chiosa – è che è assente anche in molti ‘professionisti’ dell’educazione, la maggioranza dei quali si limita alla didattica e ad accompagnare le tendenze culturali dominanti nel presente, senza rendersi conto che stiamo scivolando verso un baratro di totale disumanizzazione. Il disumano che abita l’umano – conclude -, unito all’assenza di senso legata alla deriva nichilista presente nella nostra società”.

Fonte: Agensir

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