Martedì scorso è ricorso il decimo anniversario dalla scomparsa di monsignor Vincenzo Zoccali. Una celebrazione in suo suffragio è stata officiata presso la parrocchia della Candelora, alle 18, presieduta dall’arcivescovo emerito Vittorio Luigi Mondello. È stato un momento intenso di preghiera, memoria e condivisione. Monsignor Mondello ha tenuto una splendida omelia in cui ha rievocato il servizio di Zoccali, sia mentre era delegato per la catechesi, appena il presule giungeva dalla Sicilia, sia durante la sua presidenza Cec, per la chiesa di Calabria particolarmente in ambito catechetico. Il coro era composto da studenti e docenti dell’Issr e da membri della corale della Candelora; al termine della celebrazione, padre Pasquale Triulcio ha espresso parole di saluto e di ringraziamento. Vicinanza è stata espressa anche dall’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini e dal Seminario, impegnati in un ritiro. L’attività sacerdotale del canonico Zoccali, uno dei più rappresentativi teologi della storia della diocesi, ha lasciato tracce indelebili in una terra che non può fare a meno di guide illuminate: sia per rafforzare il percorso di fede, sia nell’indicare, a cittadini e politici, la via da seguire per una società più giusta, più umana e solidale. La sapienza di monsignor Zoccali è stata trasmessa a migliaia di educatori e la sua attività, svolta nelle varie parrocchie, soprattutto negli anni difficili del dopoguerra, è ancora visibile attraverso testimonianze che esaltano il suo impegno sacerdotale.
In vista della festa di San Giorgio, un’artista piemontese ha fatto dono alla città di Reggio Calabria di un dipinto che raffigura il santo, con una “particolarità”.
Dalla Chiesa, alla società civile, fino al modo della cooperazione internazionale e dell’accoglienza, diverse le realtà a confronto. L’arcivescovo Checchinato: «Più rispetto per chi ci sta di fronte».
La prima festa del neo parroco padre Antonio Cassano. Per la prima volta nella storia i fedeli vivranno un triduo in onore del Santo Patrono.
