Avvenire di Calabria

Per i futuri battezzati si è aperto in Cattedrale un cammino di preparazione spirituale che coincide con il tempo quaresimale

Reggio, il «rito di elezione» dei nuovi catecumeni

Antonia Cogliandro

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Si è rinnovato domenica pomeriggio alle 18 in Cattedrale il tradizionale appuntamento con la solenne celebrazione del Rito di Elezione dei catecumeni, presieduta dall’arcivescovo Morosini, durante la quale sono stati accolti e presentati ufficialmente alla comunità diocesana i giovani che hanno intrapreso il cammino di fede che li porterà a ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana durante la prossima veglia pasquale.
Convocati nella chiesa madre della diocesi dopo un cammino di preparazione iniziato già da tempo e curato nelle parrocchie di appartenenza, attraverso il “rito di elezione” sono stati chiamati a manifestare pubblicamente il loro desiderio di diventare cristiani, apponendo la propria firma sul registro dei futuri battezzati, il “Libro degli eletti”: un atto simbolico che sancisce il loro passaggio allo status di “eletti” e li impegna a compiere, nel tempo quaresimale, un cammino di “purificazione e illuminazione interiore" che renda sempre più consapevole il loro desiderio di adesione a Cristo e alla Chiesa.
Quest’anno sono tre i giovani che si sono presentati dinanzi al vescovo, accompagnati dai rispettivi padrini, in qualità di garanti del loro cammino di fede: Santina Tropea, classe 1990, della parrocchia di S. Giuseppe in Melito Porto Salvo; Daniele Giuffrida, classe 1992, che proviene dalla parrocchia di Loreto ma segue il cammino del catecumenato nella parrocchia della Candelora; Andrea Giunta, classe 1987, che proviene dalla parrocchia di S. Maria della Misericordia di Salice.
Con questo rito si chiude per loro il tempo del catecumenato vero e proprio, e si apre un intenso cammino spirituale di preparazione del cuore, di penitenza e di profonda revisione di vita, che coincide con il tempo quaresimale: questi ultimi quaranta giorni che li separano dal diventare cristiani a tutti gli effetti con il battesimo, rappresentano per i tre giovani un periodo cruciale all’interno del loro percorso di maturazione nella scelta di fede, che rinnova, insieme con loro, l’intera comunità, stimolata ad interrogarsi sulla propria fede dalla loro presenza alla prima parte dell’eucarestia domenicale.
Nelle domeniche di quaresima successive al rito di elezione Santina, Andrea e Daniele si renderanno infatti protagonisti in parrocchia di alcuni riti particolari, con il coinvolgimento e il sostegno della preghiera delle rispettive comunità: la consegna del Padre nostro come compendio della preghiera cristiana nella seconda domenica, gli “scrutini” nelle domeniche terza, quarta e quinta, riti propri che hanno lo scopo di illuminare gli eletti sul mistero del peccato e sul significato dell’azione redentrice di Cristo, presentato nei vangeli di queste tre domeniche come acqua viva, come luce, come resurrezione e vita. In ultimo il sabato santo, giorno di riflessione e di preghiera in cui dovranno astenersi dalle consuete occupazioni, a poche ore dal rito di iniziazione cristiana, vengono per loro celebrati i riti della riconsegna del Simbolo e dell’«Effatà», l’unzione con l’olio dei catecumeni sulle due mani in segno di liberazione dal peccato originale.
La dimensione diocesana è vissuta invece dai giovani durante i momenti formativi ed i ritiri curati dalla equipe per il catecumenato, in preparazione alle tappe più importanti del loro percorso di fede, e questo, come sottolinea padre Gabriele Bentoglio, che guida l’equipe, «consente ai catecumeni di vivere in un dinamismo più ampio e di sentirsi incoraggiati dalla presenza della diocesi accanto a loro».

[Foto dello scorso anno]

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