Avvenire di Calabria

Sarà prodotta energia elettrica sufficiente al fabbisogno di 13mila abitazioni. Ogni anno sarà evitata l'emissione di 21mila tonnellate di anidride carbonica

Repower: «Alla Liquichimica di Saline subito un impianto fotovoltaico da 25 Mw. Interessati all’idrogeno»

La multinazionale elvetica sulla proposta di Avvenire di Calabria: «I pannelli solari il primo passo, poi possibili sinergie per la produzione di idrogeno verde»

di Davide Imeneo

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Dopo il nostro Dossier pubblicato domenica scorsa, in cui abbiamo avanzato la proposta di dedicare l’area industriale della ex Liquichimica Biosintesi di Saline alla produzione di idrogeno verde, iniziano ad arrivare alcune buone notizie che fanno ben sperare per il futuro di quell’area. Infatti, grazie alla produzione di energie rinnovabili, Saline sarebbe protagonista di un riscatto sociale oltre che ambientale. Ma le speranze pare si tramuteranno molto presto in realtà.

Repower, il fotovoltaico è più di un progetto

Infatti l’azienda Repower, titolare di gran parte dell’ex area industriale della Liquichimica Biosintesi, ha dichiarato ad Avvenire di Calabria che esiste «massima apertura a sinergie sul territorio per avviare una produzione di idrogeno verde». Intanto la multinazionale svizzera del settore energetico ci ha comunicato che sta per compiere un importante passo di svolta per Saline: sarà presto attivo un esteso parco fotovoltaico, che in prospettiva futura è proprio il primo passo necessario per avviare la produzione di idrogeno verde.


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A dichiararlo è Davide Damiani, Pr e Sales promotion manager di Repower Italia, «il progetto è già in fase autorizzativa presso la Regione Calabria, stiamo attendendo l’esito della valutazione dell’impatto ambientale. Il progetto si sviluppa per un’area industriale di proprietà di Repower pari a 27 ettari, già bonificata dalla nostra azienda». Nel progetto, spiega Damiani, «è prevista la demolizione di edifici ex industriali per la realizzazione di un impianto fotovoltaico abbinato ad un sistema di accumulo di energia elettrochimico con batterie al Litio da collegare alla rete di Terna SpA mediante il recupero e la manutenzione di infrastrutture elettriche ad Alta tensione esistenti, che storicamente collegavano il vecchio compendio industriale di Saline Joniche e che furono abbandonate».

L'estratto di Mappa del progetto del Parco Fotovoltaico di Repower a Saline

L’impianto fotovoltaico, chiarisce Repower, «avrà una potenza elettrica nominale pari a circa 25 MW mentre il sistema di accumulo energetico elettrochimico ha una potenza di circa 12,5 MW. Per la produzione saranno utilizzate strutture tracker monoassiali ospitanti moduli bifacciali ad alta efficienza».
Si tratta di un investimento imponente che permetterà di ottenere energia sufficiente per alimentare 13 mila abitazioni ed evitare l’emissione annua di 21mila tonnellate di anidride carbonica. Il progetto è stato sottoposto a procedimento regionale Paur (Procedimento autorizzatorio unico regionale) ai sensi ex art.27bis del Dlgs 152/06; ed è auspicabile una rapida conclusione dell’iter autorizzativo.

Il passo successivo: sinergie per la produzione di idrogeno verde: Repower è interessata


La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è il primo passo necessario per produrre anche idrogeno verde. Repower, quindi, «vede un potenziale interessante in un progetto come quello che punta a produrre idrogeno verde, mettendo a sistema l’output del proprio impianto fotovoltaico. Il nostro parco ad energia solare – spiega ancora Damiani – sarà la precondizione per avviare questo tipo di produzione, sostenibile e con un focus sul territorio».

La scelta di Repower apre ad orizzonti di investimento per tutta la restante area della Liquichimica. Infatti, i campi di applicazione dell’idrogeno sono molteplici: riguardano, ad esempio, l’industria dei trasporti pubblici e privati, ma anche quella della produzione del cemento. Inoltre questo tipo di tecnologia è ancora in pieno sviluppo, è possibile, quindi, che nuovi utilizzi possano essere proposti con l’andare avanti delle ricerche. Un passo importante per Saline e per tutta la Città metropolitana di Reggio Calabria che, finalmente, potrà vantare un polo energetico di eccellenza.

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