Libri: Roma, domani la presentazione di “Ribellarsi alla notte”, il nuovo romanzo di Mimmo Muolo
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Mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola, vescovo di Carpi e vicepresidente della Cei, e mons. Antonio Stagliano, presidente della Pontificia Accademia di Teologia hanno ricevuto, questo fine settimana, il Premio internazionale “Cassiodoro il Grande” nel corso del “Cassiodoro Day” che si è svolto nella diocesi di Modena-Nonantola. Se Cassiodoro era un “uomo cerniera” tra “la cultura greco-romana e il medioevo, capace di guardare oltre i tempi oscuri del suo mondo mons. Castellucci, con la stessa lungimiranza, porta avanti il messaggio della speranza”, si legge nella motivazione per l’assegnazione del premio all’arcivescovo modenese: “Come Cassiodoro, egli sa che il giogo del Signore, portato con fede, è leggero e dona la forza di proseguire nel cammino della verità e della luce, anche nei tempi più incerti”. “Figura di rilievo nel panorama ecclesiastico e amico prezioso dell’Associazione Cassiodoro sin dalle sue origini, nato in Calabria, ha servito la Chiesa per molti anni come vescovo di Noto, città celebre per il suo magnifico barocco siciliano. Ora è presidente della Pontificia Accademia di Teologia e continua il suo apostolato con la stessa dedizione”, si legge invece nella motivazione per il premio assegnato a mons. Stagliano conosciuto come il “vescovo con la chitarra” e che “ha saputo usare la musica come strumento di evangelizzazione, parlando il linguaggio dei giovani e condividendo con loro momenti di fede attraverso canzoni pop che, nelle sue mani, si trasformano in occasioni per riflettere su Dio, l’universo e la creazione”.
Cassiodoro è stato un monaco calabrese vissuto nel VI secolo, politico, diplomatico, biblista, musicologo, fondatore di cenobi, imprenditore, per il quale è in corso il processo di beatificazione. Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell’Associazione Cassiodoro, don Antonio Tarzia, “per l’entusiasmo con il quale l’arcidiocesi e i Comuni di Modena e Nonantola hanno voluto ospitare la manifestazione che, nel nome del grande monaco intellettuale, consente di dare visibilità a quanti hanno dato il meglio negli ambiti in cui lui operò tanti secoli fa: i nomi scelti parlano da soli”. Tra i premiati oltre ai due presuli lo chef Massimo Bottura, il fondatore dei “Nomadi” Beppe Carletti, il senatore Franco Bonferroni, mentre due tributi “alla memoria” sono andati a Luciano Pavarotti e Alberto Schiavi. Targhe dell’amicizia “Onore al merito” sono andati al quotidiano “Il Corriere della sera” e al settimanale “Famiglia Cristiana” diretta da don Stefano Stimamiglio e all’Accademia militare di Modena.
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