Avvenire di Calabria

Il clero della diocesi calabrese di Rossano-Cariati si è riunito in ritiro nei giorni scorsi per un tempo di preghiera e condivisione

Diocesi di Rossano-Cariati, concluso il ritiro del clero

La meditazione conclusiva sono state affidate a don Pasquale Giordano, referente del Centro di spiritualità biblica di Matera

di Redazione Web

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Il clero della diocesi calabrese di Rossano-Cariati si è riunito in ritiro nei giorni scorsi per un tempo di preghiera e condivisione. Le conclusioni sono state affidate a don Pasquale Giordano, referente del Centro di spiritualità biblica di Matera.

A Rossano è tempo di ritiro per il clero diocesano

"Conforma la tua vita al mistero della croce di Cristo Signore". Questo è il titolo della meditazione che il 16 marzo scorso è stata tenuta da don Pasquale Giordano Vicario Episcopale per la nuova Evangelizzazione e la Catechesi, e Referente del Centro di spiritualità biblica con sede a San Pietro Caveoso in Matera, al ritiro del clero. 


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Riuniti presso la parrocchia di Santa Teresa di Gesù Bambino, l'Arcivescovo, Mons. Luigi Renzo e i presbiteri della Diocesi si sono ritrovati per mettersi in ascolto della Parola di Dio e per l'adorazione eucaristica.

Il Vangelo della Trasfigurazione (MT 17,1-9) è stato il brano biblico commentato da don Pasquale. Mettendo in evidenza che Gesù chiama con sé a salire sul monte Pietro, Giacomo e Giovanni, che erano gli apostoli più resistenti ad accogliere il progetto di vita da Lui proposto, ha invitato tutti a considerarsi inseriti dentro un cammino di conversione che, a partire dalla chiamata di Dio, porta alla capacità di essere docili, quindi disponibili a lasciarsi plasmare da Lui.

Ciò porta alla trasformazione e alla conformazione con il modello di ogni cristiano: Cristo Crocifisso e Risorto. Questo può avvenire quando si è consapevoli di aver ricevuto tutto gratuitamente e che si può dare solo ciò che si è appreso nella fede. 


PER APPROFONDIRE: Esercizi spirituali, clero reggino in ritiro a Briatico


Il sacerdote, dunque, è profeta perché voce di Dio che ha parlato al suo cuore. È misericordioso perché ha sperimentato la misericordia. È pastore con il cuore di agnello, cioè mite, semplice, amorevole, paziente, benevolo. Gli stessi limiti, accolti con fede, possono trasformarsi in opportunità per accogliere la misericordia di Dio.

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