Avvenire di Calabria

Nella tradizione cristiana San Michele è colui che combatte e sconfigge Satana. Ecco perché il Santo è stato proclamato protettore delle forze dell'ordine

San Michele e gli Arcangeli, ecco qual è la loro missione

Nello stesso giorno - il 29 settembre - la Chiesa universale festeggia anche altri due Arcangeli. Si tratta di Raffaele, soccorritore, e Gabriele, annunciatore

di Redazione Web

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San Michele e gli Arcangeli, ecco qual è la loro missione. Oggi, 29 settembre, la Chiesa festeggia i santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Giorno e notte essi servono Dio e, contemplando il suo volto, lo glorificano incessantemente

San Michele e gli Arcangeli

Nella tradizione cristiana San Michele è colui che combatte e sconfigge Satana. Ecco perché il Santo è stato proclamato protettore delle forze dell'ordine da Pio XII nel 1949 in omaggio alla “lotta” che il poliziotto combatte tutti i giorni al servizio dei cittadini. Nello stesso giorno la Chiesa festeggia anche gli Arcangeli Raffaele, soccorritore, e Gabriele, annunciatore.


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La Chiesa cattolica lo festeggia il 29 settembre insieme agli arcangeli Gabriele e Raffaele. Il suo nome in ebraico “Mi-ka-El” significa: "Chi come Dio?". Nell'iconografia sia orientale che occidentale San Michele Arcangelo viene rappresentato, infatti, come un combattente, con la spada o la lancia nella mano e sotto i suoi piedi il dragone, simbolo di Satana, sconfitto in battaglia.

Santo popolarissimo e molto venerato non solo in Italia, di lui si parla nel capitolo XII del Libro dell’ Apocalisse dove l’ Arcangelo è presentato come avversario del demonio e vincitore dell'ultima battaglia contro Satana e i suoi sostenitori: «Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago (…) Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli».
Michele, capo degli angeli, dapprima accanto a Lucifero (Satana) nel rappresentare la coppia angelica, si separa poi da Satana e dagli angeli che operano la scissione da Dio, rimanendo invece fedele a Lui, mentre Satana e le sue schiere precipitano negli Inferi.


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Nella tradizione popolare, quindi, è considerato il difensore del popolo di Dio e il vincitore nella lotta del bene contro il male. Non è un caso che San Michele sia raffigurato in diverse chiese o in cima a campanili. In Oriente, è venerato con il titolo di "archistratega", che corrisponde al titolo latino di princeps militiae caelestis (principe delle milizie celesti) .

Per questa virtù guerriera e difensiva, San Michele è stato proclamato patrono e protettore della Polizia di Stato da papa Pio XII il 29 settembre 1949 in omaggio alla “lotta” che il poliziotto combatte tutti i giorni al servizio dei cittadini e per tutelare e proteggere l'ordine pubblico, l'incolumità delle persone.. Più di 60 località italiane, tra le quali Caserta, Cuneo, Alghero, Albenga e Vasto, lo venerano come Santo patrono, ma S. Michele, oltre che della Polizia di Stato, è protettore di molte altre categorie di lavoratori: farmacisti, doratori, commercianti, fabbricanti di bilance, giudici, maestri di scherma, radiologi. Si affidano a lui anche i paracadutisti d'Italia e di Francia.

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