Avvenire di Calabria

Oggi è San Valentino, festa degli innamorati. Occasione per riscoprire il valore di un tempo prezioso di crescita e discernimento nella vita della coppia

Il fidanzamento, tempo di speranza e amore

In questo Anno Santo, riscoprire la bellezza e il valore di un periodo fondamentale per la vita coniugale

di Dominella e Giuseppe Fortugno *

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Nell’Anno Santo Giubilare, in cui tutti siamo invitati a essere «Pellegrini di speranza», è fondamentale riscoprire il valore del fidanzamento, un periodo della vita spesso tralasciato o vissuto frettolosamente: la festa di San Valentino diventa occasione per farlo.

Il termine “fidanzamento” non si usa più nel linguaggio dei giovani innamorati, quasi svuotato del suo pieno significato, come se non fosse un tempo meritevole di essere vissuto nella sua totalità o, al massimo, come se fosse un tempo da far correre velocemente per sperimentare il dopo, «da sposi». Rischia quindi di essere visto semplicemente come una breve fase di passaggio tra «l’io» e «il noi», impoverendolo della sua stessa natura: l’inizio del cammino insieme.

Fidanzamento, tempo di speranza e costruzione del futuro

Papa Francesco ci ricorda nella Bolla di Indizione del Giubileo, Spes non confundit, che «tutti sperano e che nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé». A chi, meglio dei fidanzati, calza a pennello questo desiderio di bene e di felicità? A chi, se non a una coppia di futuri sposi, che progetta e mette le basi per il proprio futuro? La speranza è un sentimento di aspettativa fiduciosa nella realizzazione di un progetto di vita insieme. Non è pensabile un fidanzamento senza desiderio, senza sogni, senza progetti per il futuro e, quindi, senza speranza…



Il fidanzamento per la coppia cristiana è senza dubbio il periodo nel quale due persone si aprono al sentimento dell’amore. È proprio di questa fase l’amore passionale, istintivo, il desiderio dell’altro. È questa scintilla che spinge a vedersi e frequentarsi. Più ci si frequenta, più ci si conosce. Piano piano, senza bruciare le tappe, in costante dialogo, l’amore istintivo iniziale si arricchisce di affetto e della gioia che si prova nello stare insieme, condividendo felicità, dolori, ma soprattutto speranze.

Un cammino ecclesiale e di discernimento

La relazione durante il fidanzamento si fortifica e tende all’amore totale, pieno e gratuito, che si fa dono per l’altro. Si inizia a pensare insieme, il che non significa pensare allo stesso modo ma, guardando in chiave sinodale, «il noi» fa spazio all’agire di Dio, guardando insieme verso la stessa direzione. Il cammino di una coppia che si prepara al sacramento del Matrimonio diventa quindi ecclesiale, cioè fatto «in» e «con» la Chiesa.


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, domenica la Messa diocesana dei fidanzati


È la Chiesa stessa che conduce e accompagna i fidanzati con una formazione specifica, ma anche con l’accompagnamento spirituale, a un’esperienza di discernimento sulla propria personale vocazione di coppia. Il fidanzamento, quindi, è un tempo da vivere «da fidanzati», minuto dopo minuto e giorno dopo giorno, con amore, entusiasmo e responsabilità, per prepararsi nel migliore dei modi alla realizzazione di un proprio progetto di vita matrimoniale e di famiglia.

Il fidanzamento, «un’alleanza artigianale»

I futuri sposi programmano e, insieme, danno vita, alla luce della fede e della speranza, al proprio progetto coniugale in Cristo, da cui ripartire sempre, specie quando tutto si complica con i diversi problemi pronti a fare visita come ospiti indesiderati nel loro viaggio tra le rotte nel mare della vita.



Ci piace concludere con le parole di papa Francesco ai fidanzati radunati in Piazza San Pietro: «Il fidanzamento è il tempo nel quale i due sono chiamati a fare un bel lavoro sull’amore, un lavoro partecipe e condiviso, che va in profondità. Il fidanzamento non si fa da un giorno all’altro e l’alleanza d’amore tra l’uomo e la donna, alleanza per la vita, non si improvvisa: si impara e si affina. È un’alleanza artigianale».

* direttori dell’Ufficio diocesano famiglia

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