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Una celebrazione carica di simboli religiosi e di tradizione culturale, quella che ogni anno coinvolge la comunità filippina residente nel territorio della città metropolitana di Reggio Calabria, dove si contano circa duemila cittadini di origine filippina, ormai integrati e spesso giunti alla seconda generazione. La festa di “Santacruzan & Flores de Mayo”, che si tiene l’ultima domenica di maggio, è divenuta un appuntamento atteso non solo dalla comunità asiatica, ma anche da numerosi reggini che vi partecipano con interesse e spirito di condivisione.
Adulti e giovani, anziani e bambini, interi nuclei familiari e persone singole compongono il variegato volto della Comunità Filippina residente nel territorio della città metropolitana di Reggio Calabria, dove si stima che siano circa duemila le persone di nazionalità filippina, ormai ben integrate nel tessuto locale e giunte alla seconda generazione.
La festa annuale di “Santacruzan & Flores de Mayo” offre l’occasione per ritrovarsi, l’ultima domenica di maggio. A Reggio, questa festa è stata introdotta nel 1978, quando sono arrivati qui i primi gruppi di immigrati filippini. In effetti, si tratta di un evento atteso, molto partecipato e ben organizzato per tenere vivo un patrimonio di fede e di cultura che appartiene alle Filippine, ma che resta vivo anche nell’animo di chi ha lasciato la terra lontana per emigrare in Italia.
L’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova assiste gli immigrati cattolici per lo più riservando loro la medesima attenzione, nelle singole parrocchie, che riserva agli altri cattolici residenti. Tuttavia, quando i parroci o gli stessi immigrati cattolici hanno bisogno di particolare assistenza, si rivolgono alla Missio cum cura animarum, che la diocesi ha stabilito nella parrocchia Santi Filippo e Giacomo in Sant’Agostino, affidandone la responsabilità al parroco, padre Gabriele Bentoglio.
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Tra l’altro, ogni domenica nella chiesa parrocchiale si celebra una Santa Messa in inglese, con alcune parti in italiano e tagalog. È punto di riferimento soprattutto per la “Comunità Cattolica Filippina”, presieduta da Ernie Penson. C’è anche il gruppo “Couples for Christ”, insieme ad altre associazioni. I Filippini amano le feste, che vivono come momenti di convivialità e di sano divertimento, facendoli precedere quasi sempre da cerimonie che manifestano la loro religiosità e devozione.
Per questo, domenica 25 maggio anzitutto si è svolta la celebrazione in onore della Madonna, con omaggi floreali, nella chiesa di Sant’Agostino. Poi si è formato il corteo devozionale-folcloristico lungo Corso Garibaldi fino a piazza Garibaldi e, poi, fino a piazza Duomo, per rientrare, infine, in piazza Sant’Agostino: a fondamento, vi è il ricordo del ritrovamento della Croce di Gesù da parte della regina Elena e dell’imperatore Costantino.
Le ragazze hanno sfilato con eleganti abiti tradizionali e alcune sotto archi floreali. Le associazioni filippine erano presenti ciascuna con il proprio stendardo. In serata, in piazza Sant’Agostino, c’è stata la terza parte della festa, lo spettacolo. Davanti alla chiesa sono stati presentati balli popolari con abiti tipici e canti nelle lingue delle Filippine. Ovviamente anche molti italiani hanno partecipato alla manifestazione, che così ha assunto un significato positivo di arricchimento culturale e di fecondo scambio di integrazione, nel segno della convivenza delle differenze.
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