L'accoglienza divisa tra i porti di Crotone, Reggio Calabria e Roccella Ionica, per gli oltre 500 migranti salvati al largo delle coste calabresi dalla guardia costiera e guardia di finanza.
Calabria, il punto sui nuovi sbarchi
In particolare, nel primo pomeriggio, a Reggio Calabria sono sbarcate 110 persone, soccorse in mare da un'unità della Guardia di finanza. A Roccella Jonica, da due motovedette della Guardia costiera sono giunti ben 220 migranti mentre altri 216 sono stati destinati a Crotone. Già ieri altri 240 migranti, tutti uomini, provenienti dal Pakistan erano stati accolti a Roccella.
Crotone, si insedia nuovo prefetto: «Massima attenzione agli sbarchi»
Intanto massima attenzione agli sbarchi in Calabria, ha assicurato il neo prefetto di Crotone, Franca Ferraro, insediatasi nella giornata di oggi.
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La neo prefetto ha inoltre annunciato che tra lunedì e martedì prossimi saranno traferite le ultime salme delle vittime del naufragio di Steccato di Cutro dello scorso 26 febbraio. Salme che si trovano ancora al PalaMilone di Crotone. «Le sette salme ancora non identificate - ha aggiunto il rappresentante del governo - saranno trasferite invece nel cimitero di Cutro».
Naufragio di Cutro, i superstiti fanno richiesta di protezione internazionale
Il nuovo prefetto di Crotone ha poi informato che 36 superstiti del naufragio hanno fatto richiesta di protezione internazionale: sono ospitati presso un hotel a Crotone ed hanno già svolto le audizioni con la delegazione del governo tedesco per la ricollocazione in Germania. Sono invece 18 i richiedenti asilo in Italia ospitati nei centri Sai; altri 18 si sono allontanati spontaneamente a vario titolo, mentre 4 sono in stato di arresto poiché ritenuti gli scafisti.
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La dottoressa Ferraro ha ribadito che le ricerche dei dispersi, 11 secondo le segnalazioni dei sopravvissuti, proseguiranno ad oltranza. Per quanto riguarda le salme già trasferite ha spiegato che sono al momento 78 salme: 43 in Afghanistan, 11 in Germania, 14 a Bologna, una è stata sepolta a Crotone, una in Finlandia, 6 in Pakistan e una rispettivamente in Iran e Tunisia. Restano da trasferire 11 salme di cui 7 non identificate (4 adulti e tre bambini), 2 identificate e non reclamate (una è di un neonato); due invece andranno in Palestina ed Afghanistan.