Avvenire di Calabria

Lo ha annunciato l’arciprete don Francesco Cuzzocrea in una lettera inviata a tutti i fedeli

Scilla: da domani riprende pure l’Adorazione Eucaristica Perpetua

Redazione Web

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Una gioia e un segno di speranza per tutta la Diocesi: «lunedì 18 maggio alle ore 19:00 riprenderemo l'Adorazione Eucaristica Perpetua». Lo ha annunciato l’arciprete di Scilla e Favazzina don Francesco Cuzzocrea in una lettera inviata a tutti i fedeli, parrocchiani e pellegrini dai centri vicini, in concomitanza con la ripresa della santa Messa con la partecipazione del popolo, che ha luogo nel felice giorno del centesimo anniversario della nascita di San Giovanni Paolo II, maestro di fede e di devozione eucaristica e mariana.

Un appello per la ripresa accolto di slancio dai fedeli, che in queste settimane di isolamento sanitario hanno svolto da casa una sorta di ora di adorazione spirituale, con gli opportuni sussidi. Nella missiva, tra l’altro, si legge: «abbiamo ancora negli occhi le lacrime del giorno in cui è stata disposta la chiusura di tutte le chiese e dunque anche dell'Adorazione (…). Ed in questo periodo, difficile e fecondo, abbiamo portato davanti a Gesù la sofferenza di tanti ammalati e le lacrime di tante famiglie; abbiamo accompagnato al cielo tanti defunti. Eravamo nel ciclone della pandemia che, grazie a Dio, sembra piano piano decrescere. Dobbiamo continuare certo ad essere prudenti (…)», ma la vita liturgica e di preghiera della comunità, con le opportune regole stabilite per la situazione, può e deve ripartire con tutto il suo vigore.

È fin dalla sua istituzione, l’1 novembre 2006, che l’Adorazione Eucaristica Perpetua presso la cappella del Santissimo del Duomo di Scilla, dedicato all’Immacolata, suscita interesse in tutta la Regione. Costante l’incoraggiamento degli Arcivescovi di Reggio Calabria-Bova che si sono succeduti Mondello e Fiorini-Morosini, ma tanti i sacerdoti, religiosi e laici venuti ad adorare e a celebrare Gesù Eucarestia con la comunità del Tirreno reggino. Fra di essi mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, che un giorno sfidò da solo, alla guida della sua autovettura, forti nubifragi pur di mantenere l’impegno preso con la comunità di Scilla di presiedere la Santa Messa nell’anniversario dell’Adorazione eucaristica perpetua.

La seconda parte della lettera dell’arciprete di Scilla è dedicata alle modalità operative che anche i fedeli dovranno osservare, e contribuire a far osservare, in questa fase di allentamento delle norme anti-pandemiche che, proprio per questo, è la più rischiosa. Agli stessi fedeli incomberà aprire e chiudere la chiesa al pubblico fra le 9:00 e le 11:00 di ogni mattina.

Per il resto delle ventiquattro ore l’adorazione si svolgerà a porte chiuse con le norme ormai consuete: entrare in chiesa indossando la mascherina; non spostare le sedie da come le si vedranno disposte; mantenere la distanza di un metro frontale e laterale da eventuali altri fedeli; usare solo sussidi per la preghiera propri e non lasciarli in chiesa; igienizzare le superfici con le quali si è venuti a contatto con l’igienizzante che si trova in chiesa; non baciare né toccare le statue, i quadri o il tabernacolo etc.
Regole in fin dei conti non così onerose, soprattutto se paragonate alla ricchezza di un’ora di adorazione che non tarderà a portare abbondante frutto.
Giovanni Panuccio

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