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La sicurezza delle scuole in Calabria è un tema di grande attualità, soprattutto alla luce dei recenti episodi di inagibilità registrati in alcune scuole della regione, in particolare a Reggio Calabria. Il XXII Rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza delle scuole pubblicato in questi giorni ha messo in luce un quadro preoccupante, ma ha anche evidenziato le potenzialità legate agli investimenti del PNRR per l’edilizia scolastica calabrese.
Solo il 26% degli edifici scolastici calabresi (540 su 2.163 strutture) è in possesso del certificato di agibilità statica, mentre il collaudo statico è assente in circa una scuola su due, e meno di due scuole su dieci hanno ottenuto il certificato antincendio (414 su 1.516).
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In pratica, in Calabria, oltre 250mila alunni, tra cui 10mila diversamente abili e 13mila senza cittadinanza italiana, fa lezione in edifici il 74% non sarebbe a norma .
Questi dati, evidenziati nel rapporto, mettono in luce la gravità delle condizioni degli edifici scolastici. Una delle principali cause di questa situazione – evidenzia ancora Cittadinanzattiva – è la vetustà degli edifici, che hanno un'età media di circa 53 anni.
L’assenza di finanziamenti statali per oltre 20 anni, a seguito del trasferimento della gestione del patrimonio edilizio ai Comuni, Province e Città Metropolitane, ha contribuito al deterioramento delle strutture. Solo dal 2015 si è assistito a una ripresa degli investimenti, ma il divario da colmare è ancora ampio.
In una regione ad alto rischio sismico come la Calabria, la sicurezza antisismica delle scuole assume un’importanza ancora maggiore. Ben 2.150 scuole si trovano in aree classificate come zone sismiche 1 e 2, e solo il 12,2% degli edifici è stato progettato secondo le normative antisismiche vigenti. Sebbene questo dato sia leggermente superiore alla media nazionale dell'11,4%, rimane comunque insufficiente per far fronte ai potenziali rischi.
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Nel Rapporto si pone attenzione anche ai casi di crolli nelle scuole avvenuti tra settembre 2023 e settembre 2024 che sono stati 69 a livello nazionale, due dei quali in Calabria: uno a Cosenza, dove è ceduto il controsoffitto di una scuola dell’infanzia, e un altro a Mileto, dove è crollato il solaio di un androne di una scuola elementare. Fortunatamente, in entrambi i casi non si sono verificate vittime, ma questi episodi hanno riacceso il dibattito sulla necessità di interventi immediati.
Nonostante le difficoltà, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) offre una speranza per migliorare la sicurezza delle scuole in Calabria. Gli istituti calabresi, riferisce ancora il Rapporto di Cittadinanzattiva, hanno partecipato attivamente ai bandi del PNRR, ottenendo 115 interventi approvati per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Inoltre, sono stati stanziati circa 25 milioni di euro per la costruzione di nuovi asili nido e fondi per la realizzazione di mense e palestre (86 e 42 interventi rispettivamente).
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Questi investimenti – viene sottolineato – rappresentano un'opportunità preziosa per modernizzare le strutture scolastiche della regione, non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche in termini di efficienza energetica e sostenibilità.
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