Racconto Cosmicomico: l’universo di Calvino è a SpazioTeatro
In scena dal 26 al 28 aprile per la stagione teatrale “La casa dei racconti”
Disservizi, civismo, evasione fiscale, scuse. Sembra parole messe a caso, ma così non è. Parliamo di Reggio Calabria e di una realtà sotto gli occhi di tutti: il Comune non ce la fa a tenere il ritmo delle manutenzioni (ordinarie e straordinarie).
Nei giorni scorsi, confrontandoci con l’assessore al ramo, Rocco Albanese ci siamo “scontrati” contro una montagna di alibi, quasi tutti economico-finanziari. «Per la manutenzione delle strade ho a disposizione 12mila al mese. Sa quante ne avrei bisogno? Quasi il triplo» ha ribattuto Albanese di fronte alle nostre domande.
E non è l’unica lamentale dell’esperto assessore: «A Castore, secondo il piano industriale, dovremmo dare 9 milioni l’anno. Peccato che siamo riusciti a racimolare 200mila euro...». Fare le nozze con i fichi secchi, si sa, è mestiere degli amministratori comunali.
Nessuno vuole fare più il sindaco. L’ultimo mantra di Falcomatà segue questa via con un’aggiunta non di poco conto: «È giusto che da sindaco chieda innanzitutto scusa per i ritardi, le inefficienze e le mancanze dell’amministrazione ». Un cambio di cliché comunicativo per il secondo tempo di Falcomatà che appare meno abbarbicato alla Torre d’avorio in cui si è rifugiato nei primi sei anni di mandato.
Le scuse di Falcomatà, poi, assumono maggiore rilevanza se si spulciano i dati relativi all’evasione fiscale. A Reggio Calabria, infatti, solo il 16% dei cittadini paga le tasse. Tre quarti della popolazione, praticamente, non paga nulla. Lo rivela “Porta a Porta” su Rai Uno. Un numero insufficiente per garantire i servizi ordinari. Troppo facile, quindi, prendersela col sindaco, ma non pagare le tasse.
In scena dal 26 al 28 aprile per la stagione teatrale “La casa dei racconti”
Il 23 aprile la Chiesa ricorda la figura del Santo che sconfisse il drago. È una giornata speciale per la città di Reggio Calabria che festeggia il suo Santo Patrono.
Con il sociologo Massimiliano Padula, esploriamo le frontiere della comunicazione umana nell’era dell’intelligenza artificiale. Cosa cambia e cosa rimane invariato.