Avvenire di Calabria

"Abituiamoci a dialogare e camminare assieme", le parole di monsignor Donato Oliverio, vescovo di Lungro degli Italo-Albanesi

Unità cristiani, l’incontro organizzato dall’Eparchia di Lungro

Giovanna Pasqualin Traversa

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«Ancora non sappiamo come verremo fuori da questa crisi sanitaria e sociale, la cui evoluzione e la cui risoluzione sono unicamente nelle mani di Dio – e non dell’uomo – sappiamo tuttavia una cosa: ci troveremo di fronte a battaglie e sfide di fronte alle quali i cristiani dovranno lavorare assieme negli anni a venire, contro l’emarginazione dei poveri, dei piccoli, contro le ingiustizie e le disparità di accesso ai servizi e alle mancate concessioni dei diritti da parte degli Stati, in un mondo che vede le sue vie inconciliabili con il Vangelo». Lo ha detto ieri sera mons. Donato Oliverio, vescovo di Lungro degli Italo-Albanesi, introducendo l’incontro on line organizzato dall’Eparchia di Lungro che ha visto don Gianluca Blancini, presbitero della diocesi di Biella e dottore in teologia ecumenica, presentare all’Eparchia l’esperienza di Taizé e i rapporti della comunità con l’ortodossia, in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Nel richiamare le parole del Papa durante l’udienza generale di ieri mattina («In questo tempo di gravi disagi è ancora più necessaria la preghiera perché l’unità prevalga sui conflitti. È urgente accantonare i particolarismi per favorire il bene comune, e per questo è fondamentale il nostro buon esempio: è essenziale che i cristiani proseguano il cammino verso l’unità piena, visibile»), mons. Oliverio ha osservato: «Anche noi dell’Eparchia di Lungro abituiamoci a dialogare e camminare assieme. È un esercizio che bisogna fare: difficile a volte, lento o veloce che sia, ma è un cammino da desiderare e intraprendere. Con l’aiuto di Dio».

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