Una due giorni all'insegna dell'incontro, della preghiera e della condivisione per l'Unitalsi Calabria quella che si è svolta a Paola, la città di Francesco, il santo eremita conosciuto universalmente per il suo potere taumaturgico.
«È la fede che fa miracoli» spesso ripeteva ai testimoni dei suoi prodigi San Francesco da Paola. E sotto la sua egida si è svolto il ritiro dei volontari di Unitalsi provenienti da tutta la Calabria. Un incontro coordinato dal presidente Vincenzo Trapani Lombardo e dal nuovo assistente spirituale della sezione, don Giovanni Battista Tillieci che, a partire dal tema pastorale del 2023, "Che si costruisca qui una cappella", hanno messo in rilievo la spiritualità dell'associazione, il carisma di ogni unitalsiano.
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Nella cappella del monastero delle Monache Minime di San Francesco da Paola, sono state celebrate, poi, le lodi presiedute dal vescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato, che ha ricordato il primo comandamento: «Ascolta Israele», l'ascolto prima del fare.
È stato proclamato ,quindi, un tempo di silenzio, in compagnia del corpo eucaristico. «Il silenzio non è assenza di parole ma di rumore» ha sottolineato più volte don Tillieci che ha, inoltre, esaltato la bellezza della vita claustrale.
Una testimonianza, a tal proposito, della Madre superiore del monastero, Suor Consuelo, ha ricordato a tutti quale fosse il vero senso della vita, stare in compagnia di Gesù e ricalcare le sue orme. «I cristiani - ha detto - seguono il Suo esempio e mai nessuno deve sentirsi solo se si è uniti nella preghiera».
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Infine, un momento importante di condivisione ha messo in risalto la bellezza del cammino unitalsiano, il carisma del servizio verso le persone con difficoltà psicofisiche. Il presidente della Sezione Calabria, Trapani ha sottolineato come la partecipazione ad un pellegrinaggio a Lourdes con Unitalsi «non sia un viaggio come tutti gli altri, ma è un privilegio poter salire sul treno bianco che ha una peculiarità su tutte, è un treno santo».
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