Avvenire di Calabria

«Esiste anche il serio rischio della xenofobia, esiste anche questo problema. Lo sentiamo forte, chi lo nega se ne fa complice»

Xenofobia, l’Agesci condivide le parole di Morosini

I comitati delle zone di Reggio Calabria scrivono all'arcivescovo Giuseppe

Redazione Web

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Caro Vescovo Giuseppe,
ti scriviamo per esprimere pubblicamente la nostra piena condivisione a quanto hai detto lo scorso sabato all’accoglienza della sacra immagine della Madonna della Consolazione. Noi sappiamo, perché ne facciamo quotidiana esperienza, che l’integrazione e l’accoglienza dei migranti sono questioni complesse, ma sappiamo pure che l’integrazione e l’accoglienza sono le uniche strade possibili per continuare ad appartenere all’umanità.

Viviamo la città e frequentiamo anche i social: ci sono state molte reazioni negative al tuo discorso. Ce ne vergogniamo, come cristiani, scout ed educatori. Questa è la strada difficile che ci tocca percorrere: quando il Vangelo tocca la vita vera (il Lieto Annuncio che è vera vita) divide e provoca.

Nel nostro Patto Associativo si parla di scelta cristiana e di impegno politico. Solo chi è in malafede o manca di strumenti di comprensione può credere che il tuo discorso sia un’offesa alla politica e che avresti fatto meglio a parlare di altro. Servizio cristiano e servizio politico non devono starsi lontani: devono confrontarsi, perfino argomentare con forza, ma farsi sentire insieme: la Politica è il più alto modo di servire la persona. Il cristiano fa politica.

Noi facciamo Politica attraverso il nostro servizio educativo. Noi facciamo Politica nel momento in cui stabiliamo l’uguaglianza tra le persone, tra i nostri ragazzi. Senza dire: prima questo perché è nato qui, poi quello perché è europeo, poi quell’altro perché è americano… Ciascuno cresce solo se si guarda con amore alla sua unicità di persona, ai suoi talenti e alle sue difficoltà. Che non sono la razza, la religione, la provenienza… Ma la sua storia, che ci tocca nel momento in cui la incontriamo.

Altro sono i partiti, le argomentazioni e i giochi dei sondaggi: la dignità umana non guarda ai sondaggi, non colloca le urgenze del tempo e della persona a seconda dell’indice di gradimento. Certo, la nostra terra ha tanti altri problemi. E chi li nega, chi li nasconde? Ci sono anche tante sofferenze. Ma esiste anche il serio rischio della xenofobia, esiste anche questo problema. Lo sentiamo forte, chi lo nega se ne fa complice.

Dobbiamo forse stabilire un menu di argomenti di cui parlare? Per antipasto la ‘ndrangheta, poi il lavoro, poi l’immondizia… Quando si affronta un problema reale, quando si vaga come ciechi sull’orlo del baratro è sempre il momento giusto per parlare, per testimoniare che Gesù ha annunciato altro.

Noi viviamo i problemi di tutti: dobbiamo emigrare, cercare lavoro, ci accorgiamo di tutte le storture e di questa ‘ndrangheta melmosa che uccide ogni iniziativa e uccide i sogni dei giovani. Non per questo cadremo mai nel tranello di prendercela con altri, di stabilire gerarchie tra gli esclusi, di considerare lo straniero un pericolo o di ordinare indici di gradimento di problemi da affrontare in nome del cristianesimo. Noi siamo profughi ed esuli nella nostra terra e possiamo capire il dolore di chi fugge dalla propria terra per i motivi più diversi. Noi siamo sorelle e fratelli in quel dolore. Che deve diventare salvezza. Di tutti.

Vescovo Giuseppe, grazie per aver espresso e affidato alla Vergine Maria una sofferenza che deve essere quella di ogni educatore: occorre con pazienza e determinazione impegnarsi per la solidarietà e l’accoglienza, in un clima che da diversi anni è sempre più difficile e oscuro. Studieremo, faticheremo, ci impegneremo per questo.

Comitato Agesci - Zona Fata Morgana

Comitato Agesci - Zona Terra del Bergamotto

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