Avvenire di Calabria

Un servizio offerto ai circa 30 nuclei familiari del progetto: L’appetito vien studiando, pensato da monsignor Savino e già attivo dal 2015

A Cassano allo Jonio nasce il Centro per le famiglie

Redazione Web

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“Recuperare la sussidiarietà circolare ponendo al centro la famiglia”, sarà questo l’impegno del Centro per le Famiglie, presentato il 16 ottobre, al Seminario diocesano “Giovanni Paolo I” di Cassano all’Ionio, dal Vescovo, Mons. Francesco Savino, dal Vicario per la Carità, don Mario Marino e da Angela Marino, responsabile del Progetto “L’appetito vien studiando”.

Il Centro per le Famiglie sarà un servizio offerto ai circa 30 nuclei familiari del progetto “L’appetito vien studiando”. Questo progetto, pensato dal Vescovo di Cassano e già attivo dal 2015, ha, tra gli obiettivi, quello di contenere la riproduzione di forme acute di esclusione, rilanciando l’azione della Caritas Diocesana e svincolandola dai soli interventi di sostegno al reddito, a favore di azioni concrete. Azioni che siano, per come ha sottolineato Don Mario Marino, avamposti di prossimità.

Il progetto “L’appetito…” si è posto, negli anni, anche l’obiettivo di arginare la dispersione scolastica tentando di assicurare un valido apporto formativo e culturale, a quei minori che vivono situazioni di forte disagio psico-sociale, attraverso la ricerca e la familiarizzazione con il proprio talento, che sia come una alternativa “alla strada” e che passi, per come ha testimoniato Giusy Campana (educatrice del progetto “L’appetito vien studiando” ndr) attraverso la riscoperta, la messa a disposizione e la condivisione con l’altro.

A costola di questo progetto di alternativa e di inclusione e nel prosieguo dell’impegno educativo, il Centro per le Famiglie, per come ha spiegato la responsabile del progetto Caritas, Angela Marino, avrà un ruolo centrale per ciò che riguarda le aree di sviluppo delle risorse familiari e comunitarie, promuovendo la cultura dell’accoglienza, della solidarietà e della sussidiarietà tra nuclei familiari diversi e tra i componenti di uno stesso. Un compito che si concretizzerà offrendo sostegno psicologico individuale e collettivo, consulenze pedagogiche e particolare attenzione al recupero delle competenze cognitive, prevendendo spazi dedicati ai genitori con verifiche in campo educativo e formativo. Il Centro per le Famiglie, sarà anche arricchito di opportunità istituzionali, dettate dalla possibilità di ricevere, attraverso sportelli già presenti in Caritas (Area Cda, Area Osservatorio, Area Consulenza e Progetto Policoro) informazioni sugli aiuti economici che le famiglie in difficoltà, potranno richiedere agli enti (Comune e/o Inps relativamente ai contributi per l’affido, assegni familiari ecc).

Un servizio che fa della Caritas diocesana, “un luogo della profezia e della progettualità”, che non sia una banale risposta ad un bisogno, come ha detto Mons. Francesco Savino nei saluti finali, ma un luogo che saldi “la terra al cielo attraverso una profezia della normalità”. L’invito del Vescovo è quello di vocarsi all’impegno, per colmare quel divario di cittadinanza, che si può recuperare solo attraverso una politica vera dell’inclusione e diventando “progettisti dell’oltre”.

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