Avvenire di Calabria

La recente opera di bonifica effettuata in zona Arghillà ha messo in evidenza il ruolo di denuncia dei cittadini

A Reggio Calabria, i comitati civici sono megafono dei quartieri

Pasquale Andidero (Mosorrofa): «Le iniziative civiche sono fondamentali per affrontare insieme i problemi di Reggio»

di Redazione Web

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La recente operazione di bonifica ad Arghillà sottolinea l’importanza dei comitati civici nell’affrontare il degrado nelle periferie di Reggio Calabria. «Serve riconoscere questo ruolo a livello istituzionale, perché è fondamentale per la rinascita dei quartieri», afferma - ad Avvenire di Calabria - Pasquale Andidero, presidente del Comitato di Quartiere di Mosorrofa.

Partiamo proprio da Arghillà: operazioni di bonifica come quella avviata, che prospettive possono offrire ad altri quartieri periferici che affrontano situazioni simili di degrado?

È sempre un segnale positivo quando le lotte popolari portano risultati. Ricordo che un anno fa i quartieri di Arghillà, Mortara San Gregorio, Rione Marconi, Sala di Mosorrofa e Mosorrofa scesero in Piazza Italia per chiedere la rimozione della spazzatura e la bonifica delle discariche a cielo aperto.



A Rione Marconi, Mortara e recentemente ad Arghillà si è intervenuti con una pulizia sommaria, ma servono azioni concrete per evitare che le discariche si riformino. Mi auguro che presto anche Mosorrofa possa vedere bonificati i numerosi siti di rifiuti che ancora gravano sul nostro territorio.

Da presidente di un comitato di quartiere, secondo lei, quanto è importante il ruolo di denuncia svolto da queste realtà?

I comitati sono un supporto per gli amministratori, un’antenna della città nei rioni che rappresenta i bisogni della popolazione. Tuttavia, la rappresentatività dei comitati dovrebbe essere documentata per evitare che pochi parlino a nome di tutti senza consenso.


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, rigenerazione urbana: si riparte da Arghillà


La mancanza di una chiara legge comunale su questi temi, pur prevista a livello nazionale, penalizza la partecipazione. È frustrante sentire cittadini scoraggiati dal voto per sfiducia verso le amministrazioni: i comitati possono contribuire a recuperare la fiducia, se riconosciuti e valorizzati.

Fondamentale è non solo l’azione di denuncia ma anche proposta...

Come comitato di Mosorrofa non ci siamo limitati a denunciare inadempienze. Abbiamo promosso una visione di sviluppo globale. Le problematiche sono comuni a molti quartieri, e solo migliorando la qualità della vita in tutta Reggio Calabria si possono risollevare le periferie. La proposta di istituzionalizzare i comitati va in questa direzione. Nel convegno “Periferie nel comune di Reggio Calabria: risorsa o problema” a giugno 2023, abbiamo sottolineato come le periferie, se valorizzate, possano essere un motore di rinascita. Si parla di ripristinare le circoscrizioni, ridotte a sei; ben venga, purché comporti anche un decentramento amministrativo con deleghe e fondi per la gestione locale. Il ruolo dei comitati resterebbe distinto e complementare rispetto alle circoscrizioni.

Rispetto alle situazioni denunciate sia a Mosorrofa che in altri quartieri, cosa, invece, si sta facendo?

Sono stati avviati interventi di bonifica, ma restano insufficienti. La viabilità nelle periferie è ancora critica, anche se il Comune ha presentato un piano di 20 milioni per le strade, con interventi previsti anche tra Sala di Mosorrofa e Mosorrofa. Nel sistema idrico, grazie al delegato Barreca e alla Sorical, ci sono stati miglioramenti, ma la normalizzazione è lontana. Purtroppo, le segnalazioni dei comitati spesso passano in secondo piano, e le decisioni del Comune sembrano rispondere più all’umore dei consiglieri che alle vere priorità dei cittadini.

Il tema della riqualificazione urbana è cruciale per migliorare la qualità della vita nei quartieri periferici. Quale messaggio vuole condividere a tal proposito?

L’analisi degli interventi di riqualificazione urbana rivela la distanza del Comune dai bisogni reali della popolazione. Da anni, come comitato di Mosorrofa, denunciamo - ad esempio sul nostro territorio - la mancanza di spazi pubblici per giovani e anziani: un parco giochi, un luogo di ritrovo, un campetto. Mentre sono stati previsti fondi per aree centrali come il Tempietto e Condera, i quartieri periferici rimangono esclusi. La popolazione è stanca.



Ci si sente cittadini di serie B, se non C e D addirittura. Vorremo far capire che Reggio Calabria non inizia al Calopinace e finisce al Museo: c’è una periferia che soffre e attende da troppo tempo di essere considerata parte integrante della città. Il ruolo dei comitati è proprio quello di portare alla luce queste esigenze senza distinzione politica, e chi si assume un incarico amministrativo dovrebbe avere come obiettivo il bene comune.

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