L’obiettivo è duplice: fornire conforto ai fedeli cristiani sofferenti per la persecuzione o la povertà e sostenere sacerdoti e religiose
ACS lancia la campagna: Doni di Fede per i cristiani perseguitati
Redazione Web
3 Dicembre 2020
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Anche quest’anno la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre lancia la campagna “Doni di Fede per i cristiani perseguitati”. L’obiettivo è duplice: fornire conforto ai fedeli cristiani sofferenti per la persecuzione o la povertà e sostenere sacerdoti e religiose impegnati nello sforzo di evangelizzare in condizioni non di rado estreme per le medesime cause.
L’iniziativa offre la possibilità di scegliere uno o più doni specifici indicati in questa pagina web. Per ogni Dono sarà possibile scaricare un biglietto con la descrizione del progetto sostenuto, allo scopo di inviarlo alla persona cara destinataria del regalo. Tale modalità può essere particolarmente utile per far giungere un dono solidale in forma digitale a persone che, nostro malgrado, sono lontane per il distanziamento necessario a contenere la pandemia da coronavirus.
I doni sono diversi: Bibbie ACS del Fanciullo destinate ai bambini di tutto il mondo (la fondazione nel corso degli anni ne ha diffuso 51 milioni di copie in 191 lingue e idiomi locali), latte in polvere per bambini e neonati delle famiglie cristiane della Siria, sostegno all’opera pastorale di un sacerdote, contributo alla costruzione o ricostruzione di una chiesa, un piccolo regalo destinato a un bambino cristiano di una nazione del Medio Oriente, mezzi di trasporto necessari alla pastorale di sacerdoti e religiose, aiuto per l’opera missionaria di una religiosa, sostegno a un seminarista affinché possa completare i propri studi, aiuti umanitari destinato a una famiglia di rifugiati cristiani, assistenza legale alle vittime di persecuzione accusate ingiustamente.
«Nei Paesi di persecuzione i cristiani che oggi vivono grazie a lavori giornalieri sono i più colpiti dagli effetti economici del COVID-19. Si rivolgono alle parrocchie per sfamare le loro famiglie ma gli stessi sacerdoti, che ordinariamente si sostengono grazie alla beneficenza dei parrocchiani, sopravvivono con crescenti difficoltà e non riescono ad aiutare i più poveri. Si è innescato un pericoloso circolo vizioso», commenta Alessandro Monteduro, direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre Italia. «Anche per questi motivi in occasione del Natale, per aiutare queste sorelle e questi fratelli nella fede e per difendere l’azione della Chiesa nelle nazioni dove è sotto attacco, ACS propone ai cattolici italiani di esprimere la propria solidarietà attraverso un “Dono di fede”», conclude Monteduro.
La fondazione pontificia chiede di istituire la carica di Inviato Speciale sia per assumere un ruolo identificabile e incisivo a livello internazionale, sia per confermare il diritto di professare liberamente la fede.
L’evento, martedì 20 aprile alle 11 a cura della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS). Il testo viene consultato non solo dalle gerarchie ecclesiastiche ma anche da diplomatici e politici, ricercatori e giornalisti.
Il sedicente Stato Islamico ha rivendicato la responsabilità del brutale attacco sferrato da gruppi jihadisti alla città di Palma. La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre raccoglie la testimonianza del parroco Don António Chamboco.
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