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Quasi nascosto tra le case e la statale 106, a pochi metri dalla antica chiesa parrocchiale di Pellaro, sorge un piccolo, ma grande mondo. È il capannone del Banco delle Opere di Carità. Un luogo forse ai più sconosciuto, ma che da due anni a questa parte, dispensa amore e carità a circa 90 mila persone di tutto il territorio metropolitano di Reggio Calabria. Da qui, settimanalmente, partano veri e propri «carichi di generosità», destinati alle famiglie, purtroppo sempre più numerose, che vivono in stato di indigenza.
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Quando raggiungiamo il grande capannone che si affaccia su vico Scordino, è da poco giunto dalla sede centrale di Cirò Marina, il camion dei prodotti freschi, molti dei quali destinati ai bambini. Il muletto è già all’opera. Sta scaricando e posizionando con cura la merce che, tra qualche giorno, sarà affidata alle parrocchie, alle associazioni e agli enti per la distribuzione.
Ci accoglie Giovanni Rizzo. Attraverso lui entriamo per la prima volta in contatto con il servizio svolto dal Banco delle Opere di Carità, ente senza fine di lucro che si occupa del recupero dello spreco delle eccedenze alimentari, con lo scopo di farlo diventare risorsa a sostegno degli indigenti. Una storia che ha mosso i primi passi in Italia ben 23 anni fa a Caserta. Nel tempo si è affermata nel resto del Paese e dal 2012 è presente anche in Calabria, con il primo centro di distribuzione regionale sorto a Cirò Marina.
In questi dieci anni il Banco calabrese si è affermato come realtà seria, attenta alle esigenze degli ultimi. Si è radicata sul territorio, ampliando la sua rete di contatti e il volume di attività. Oggi riesce a soddisfare i bisogni di ben 208 mila poveri in Calabria. Del Banco delle Opere di Carità della Calabria, Rizzo è il presidente. Nel mostrarci l’interno del capannone, dove in maniera ordinata vengono custodite le pile di alimenti, spiega a chi saranno destinati i prodotti.
«Solo nel reggino - dice - raggiungiamo ben 26 mila famiglie». Ciò grazie alla filiera della solidarietà che in poco tempo si è sviluppata attorno a questo ente caritativo. «Abbiamo aperto questa sede operativa a Reggio - racconta Rizzo - poco più di due anni fa. Tanta era la richiesta da questo territorio, a tal punto che abbiamo dovuto trovare una struttura in grado di rispondere alle esigenze dei reggini». Solo nel territorio metropolitano, sono oltre cento le associazioni associate al Banco delle Opere di Carità. Quattrocento in tutta la regione. «Inoltre - aggiunge il presidente - tra gli enti a noi convenzionati ci sono sessanta comuni. Anche grazie a loro e, insieme alle numerose comunità parrocchiali delle diverse diocesi, riusciamo a rispondere ai bisogni di tante famiglie calabresi».
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