Avvenire di Calabria

Ben 1200 partecipanti appartenenti al movimento ecclesiale si sono incontrati per la prima volta dopo due anni di sospensione dovuti alla pandemia

Rinnovamento nello Spirito, raduno al Santuario di Paola

In coincidenza con l’inizio della Novena di Pentecoste, il popolo del Rinnovamento si è preparato con una terna di incontri formativi nei vari gruppi

di Redazione Web

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Ben 1200 partecipanti appartenenti al movimento ecclesiale Rinnovamento nello Spirito si sono incontrati per la prima volta dopo due anni di sospensione dovuti alla pandemia per l’annuale Convocazione nazionale al Santuario di Paola.

Al Santuario di Paola, in Calabria, il raduno nazionale del Rinnovamento nello Spirito

Unti e inviati dallo Spirito Santo” per essere “carismatici, discepoli e missionari”. È questo il titolo della 44esima Convocazione Nazionale Giubilare dei gruppi, cenacoli e comunità del  Rinnovamento nello Spirito Santo che si è svolta a Paola, presso il Santuario di San Francesco, in contemporanea da 33 luoghi regionali d’Italia, con collegamenti online dalla sede centrale di Sacrofano, in Roma e con la partecipazione di circa 1200 persone provenienti da tutte le parti della Calabria.  

Si sono alternati momenti a distanza e in loco, tra le realtà regionali e la sede centrale del movimento. Al mattino, l’accoglienza e i saluti della Coordinatrice Regionale Giuliana Sessa e delle diocesi di tutta la regione hanno dato l’avvio ai lavori con il segno introduttivo al tema, in una coreografia festosa di danze: l’accensione della “lampada del giubileo” dal cero pasquale posto nel santuario e successivamente consegnata a tutti i coordinatori diocesani. Segno che si collega  alla volontà  di rinascita e ripartenza dei gruppi, dopo il lungo periodo di arresto forzato dovuto al Covid-19.


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Ritornare al Santuario di Paola,  dopo due anni di distanziamento, è stato respirare, a pieni polmoni, l’aria spirituale che questo luogo emana da sempre. È stato riscoprire “l’unzione dello Spirito” per risentire la grazia di quello stare insieme perduto ed accogliere nuovi impulsi profetici e carismatici per una nuova Chiesa sinodale, in un cammino di vita nuova. Inoltre, è anche il Giubileo d’Oro del Rinnovamento in Italia: 50 anni di ringraziamento per i frutti dello Spirito nati nei cuori di tanti toccati dalla grazia e dalla conversione.

In coincidenza con l’inizio della Novena di Pentecoste, il popolo del Rinnovamento si è preparato con una terna di incontri formativi nei vari gruppi, culminando con una tre giorni da venerdì,  in diretta sui canali social con una veglia mariana trasmessa dalla sede nazionale di Roma e presieduta da S.E. Card. Comastri.

Sabato 28 maggio, invece, si è celebrata nelle sedi locali dei cenacoli, gruppi e comunità, la “Festa Comunitaria dell’appartenenza a Gesù”, per rivitalizzare quei legami fraterni generati dall’effusione dello Spirito,  indeboliti dalla pandemia. Domenica 29 Maggio, la numerosa presenza di fratelli e sorelle provenienti da ogni luogo della Calabria, ha fatto comprendere come lo stare insieme e sentirsi una cosa sola,  sia davvero una fraterna ”esperienza realizzata dallo Spirito Santo” e non una semplice dimensione associativa.

La preghiera comunitaria carismatica, la lode gioiosa, l’intensa adorazione, denominata Roveto Ardente, guidata da Salvatore Martinez, con collegamento in diretta da Roma e conclusa dal Consigliere Spirituale Regionale don Gianpiero Fiore, in un momento di festa e di giubilo ha suscitato nei presenti una profonda  commozione dei cuori che all’unisono si elevavano al Cielo nella riacquistata libertà dello Spirito Santo.


PER APPROFONDIRE: Rinnovamento nello Spirito: giornata di spiritualità al "Pio XI"


Nel pomeriggio, l’ascolto di testimonianze di vita familiare, di giovani, seminaristi, anziani, ha dato nuovo impulso e vigore ad un rilancio del cammino. Dopo la relazione del Presidente Martinez che invitava alla riflessione sul “combattimento spirituale” e la “crescita dell’uomo interiore”, in riferimento alla Parola Ef 3,14. la giornata, così intensa si è conclusa con la santa Messa, celebrata da don Gianpiero Fiore, il quale ha sostituito l’arcivescovo Nolè per una sopraggiunta lieve indisposizione del presule.

Prima del congedo, il sacerdote ha consegnato il mandato ai coordinatori di ogni diocesi della regione, con una mistagogia conclusiva che rimandava al  tema della Convocazione: “Unti e inviati”. Infatti, dopo aver unto la fronte di ogni responsabile, è stata donata ad ogni diocesi un’ampollina di olio profumato di nardo con il quale verrà “unto” ogni coordinatore/responsabile di gruppo per diffondere il buon profumo di Cristo in tutte le diocesi di Calabria e realizzare una “Chiesa in uscita” dopo aver ritrovato il senso di essere “parte di un corpo” che ha vissuto l’esperienza dell’Amore di Dio. Alleluia! Gesù è il Signore!

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