Serve una nuova idea di Metrocity che inglobi sia il mare che la montagna
Cannizzaro: «Mai vista una Reggio così in degrado»
Redazione Web
15 Ottobre 2019
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di Francesco Cannizzaro * - Reggio oggi è una città letteralmente depressa, posta dalla sinistra di Falcomatà in condizioni di degrado e sofferenza che non hanno precedenti nella storia: dovevano far sbocciare la nuova primavera e invece, in questi 5 anni hanno fatto sprofondare Reggio in un buio e avverso inverno. Ritengo di poter dire con ragionevole equilibrio che questa sia stata la peggior amministrazione di sempre nella nostra città. E dico “sia stata”, al passato, perchè vivendo tra la gente, percepisco l’assoluta esigenza di andare oltre e chiudere quest’esperienza che ha mortificato non solo la vita quotidiana dei reggini, ma anche i loro sogni e le loro speranze per il futuro. Noi come centrodestra unito stiamo preparando un’alternativa valida, forte, credibile, autorevole. Siamo ben consapevoli delle criticità a cui dare priorità: prima di tutto dovremo occuparci di ripristinare la normalità e i servizi essenziali che oggi mancano. Dovremo debellare il degrado con interventi mirati su pulizia e strade. È evidente che il porta a porta non può andar bene: non torneremo indietro, ma andremo avanti migliorando il servizio di raccolta differenziata con le soluzioni più moderne che già si utilizzano in molte città evolute per rendere il servizio più comodo, efficiente e vantaggioso. La città deve essere pulita e non possiamo sopportare ancora di avere cumuli di rifiuti che Falcomatà ha semplicemente spostato dai cassonetti ai portoni delle persone.
Contestualmente faremo un grande piano per sistemare le strade. Una volta risolte le emergenze e ripristinati i servizi basilari, progetteremo la città del futuro valorizzando le straordinarie potenzialità del territorio: i beni archeologici, la posizione, le infrastrutture. Sogno una città aperta al mondo e collegata in modo smart non solo con gli altri poli italiani, ma anche europei. Reggio deve vivere di turismo, è la sua più grande vocazione. Sogno un porto turistico, un approdo per i tanti diportisti che ogni giorno attraversano lo stretto ma anche una presenza costante di navi da crociera, un indotto intorno al Museo dei Bronzi e il centro storico che è zeppo d’arte e di punti di interesse. Continueremo a lavorare per l’Aeroporto dove l’emendamento che ha portato 25 milioni ci serve a superare tutte le attuali limitazioni per farlo diventare uno scalo normale. È un po’ il sinonimo di ciò che faremo per la città: ripristinare dapprima la normalità, poi programmare lo sviluppo. Senza solide basi non si può inventare nulla. Abbiamo le idee chiare anche sulla città metropolitana: 10 anni fa è stato un riconoscimento straordinario, ma dopo l’istituzione non è stato percepito per la cattiva amministrazione della sinistra che negli ultimi anni ne ha ignorato gli strumenti. Noi presenteremo una nuova idea di città metropolitana, una città che ingloba anche la sua montagna, il comprensorio sciistico di Gambarie e quindi ancora turismo.
Il direttore generale dell’ente non scarta l’ipotesi di un eventuale coinvolgimento della giustizia amministrativa qualora dovesse fallire il dialogo in atto con la Regione Calabria
Intervista al sindaco facente funzioni della città metropolitana di Reggio Calabria che ad Avvenire di Calabria ribadisce: «La nostra è una richiesta legittima, prevista dalla legge».
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