Avvenire di Calabria

Un appuntamento centrale nell'agenda sociale dell'intero Paese, i prossimi 4 e 5 giugno, nella città dello Stretto

Caritas, Coordinamento nazionale immigrazione a Reggio Calabria

Federico Minniti

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Reggio Calabria pronta a ospitare il Coordinamento nazionale immigrazione di Caritas italiana, un appuntamento centrale nell'agenda sociale dell'intero Paese, i prossimi 4 e 5 giugno. I lavori si svolgeranno nei palazzi istituzionali di Piazza Italia, agorà della città dello Stretto, nello specifico Palazzo Alvaro e Palazzo San Giorgio, rispettivamente sede della Città Metropolitana e del Comune capoluogo.

 
Gli incontri vivranno di una tripla dinamica di approfondimento: le sessioni plenarie, i workshop e la presentazione dei progetti nazionali. Inoltre, nel corso della due giorni, ci sarà l'occasione di presentare l'azione, fortemente voluta dalla Conferenza episcopale italiana, di creare un'opera-segno sul fenomeno migratorio presso il cimitero di Armo, nella periferia sud di Reggio Calabria, luogo in cui sono stati seppelliti tutti quei migranti vittime del Mediterraneo. Un omaggio ai caduti, a chi non ce l'ha fatta, per far comprendere la crudeltà dei viaggi della speranza.
 
Questo momento è previsto per il pomeriggio di lunedì 4 giugno, dalle 16.30; nella mattinata dello stesso giorno si terrà l'apertura dei lavori - dalle 10.15 presso la Sala "Francesco Perri" di Palazzo Alvaro - con i saluti istituzionali e i lavori in plenaria. In primis, il convegno "Come l'immigrazione sta cambiando l'agenda politica in Europa", moderato da Vito D'Ettorre, giornalista di Tv2000, e a cui interverranno, nella qualità di relatori, Giovanna Corbatto e Oliviero Forti di Caritas italiana, assieme a Gianfranco Brunelli dell'Università di Bologna. Dopo il pranzo del 4 giugno, dalle 15 si terrà il modulo di confronto su "Storie di morte e di umana pietà" che aprirà il pomeriggio che culminerà con la commemorazione ad Armo. Questo momento, moderato da Lucia Forlino, registrerà gli interventi di Giorgio Mirto (Università di Palermo), Max Hirzel (Fotografo) e Martin Kolek (Caritas Paderborn - Germania).
 
Il 5 giugno, alle 9.15 si terrà la celebrazione della messa, officiata da monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio Calabria - Bova presso la chiesa di San Giorgio al Corso. Subito a seguire (dalle 10.15 alle 11.30 presso la Sala "Perri" della Città Metropolitana) ci sarà la possibilità per la Caritas reggina di presentare le proprie attività ai colleghi presenti al Coordinamento nazionale immigrazione. Subito dopo sarà proposta la visione del reportage di Vito D'Ettorre dal titolo "La vergogna ai confini d'Europa".
 
La mattinata del 5 giugno prevede un doppio workshop che vedrà i presenti divisi per aree di interesse: il primo - sempre in MetroCity - approfondirà il tema dell'Africa come "strumento di partenariato migratorio", analizzando "aiuti, sicurezza e rapporti economici" che sarà moderato da Massimo Pallottini e vedrà le relazioni di Andrea Stocchiero (Focsiv), Sara Prestianni (Arci nazionale) e Daniele Albanese (Caritas italiana). Il secondo workshop /che si terrà dalle 11.30 presso la Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio), invece, si soffermerà "dall'arrivo all'integrazione: le procedure da seguire per una corretta accoglienza" che sarà facilitato da Manuela De Marco con gli interventi di Caterina Boca e Giovanna Corbatto.
 
Dopo la pausa, nel pomeriggio spazio alla presentazione dei progetti nazionali di Caritas italia in una sessione, dalle 15 alle 18, che prevede quattro location: sui "Corridoio umanitari" si discuterà sia nella Sala "Perri" sia nella biblioteca "Trisolini", entrambi a Palazzo Alvaro; sul "Presidio" si approfondirà presso la sala della Pinacoteca civica; e, infine, sulla "Medicina delle Migrazioni" si potranno udire le buone prassi della Caritas presso la Sala Conferenze di Palazzo San Giorgio.
 
Una due giorni ricca di impegni e di spunti di riflessione che appaiono urgenti in vista di una nuova (probabile) ondata di sbarchi, qualora la politica internazionale non intervenga con nuovi (e risolutivi) interventi d'aiuto.

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