Avvenire di Calabria

Durante i lavori del cammino sinodale di Reggio Calabria non sono mancati i momenti di confronto coI cattolici Lgbt

L’opinione dei cattolici Lgbt: «Sinodo, porta del dialogo»

Lucio Dattola, avvocato reggino, con un passato da presidente territoriale dell'Arcigay, ci propone il suo punto di vista

di Lucio Dattola *

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Durante i lavori del cammino sinodale dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova non sono mancati i momenti di confronto coI cattolici Lgbt. Lucio Dattola, avvocato reggino, con un passato da presidente territoriale dell'Arcigay, ci propone il suo punto di vista.

Lucio Dattola spiega il punto di vista dei cattolici Lgbt partendo dai lavori sinodali

La prima fase del Sinodo, la fase diocesana, si sta concludendo e nella diocesi di Reggio Calabria sono stati trattati molti dei temi indicati da papa Francesco, anche il rapporto con la realtà Lgbt+. Il 3 marzo infatti ho avuto l’opportunità di partecipare alla riflessione su questa tematica, invitato da padre Sergio Sala con il quale è sempre stato possibile e, per me consolatorio, un confronto diretto e sincero.


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Con un certo stupore ho constatato che erano presenti religiose e religiosi di altre province calabresi che seguono gruppi Lgbt+ nelle loro parrocchie, ognuno con percorsi pastorali diretti specificamente alle esigenze di questa realtà, e due laici studiosi di questa tematica. In pieno spirito sinodale ognuno ha offerto la propria esperienza raccontando storie di vita ma anche riferendo della mancanza di strumenti utili ad includere ed a valorizzare le persone Lgbt+.

Anche io, ammetto con non poca difficoltà, ho potuto offrire la mia testimonianza di persona gay che vive, agisce e cresce a Reggio Calabria, mettendo in evidenza gli aspetti critici, di carattere dottrinale vissuti personalmente, ma anche le contro-testimonianze alle quali abbiamo assistito nella nostra città.

L’incontro si è svolto in un clima di semplicità ma soprattutto di ascolto e voglia di conoscere ogni persona in questo Sinodo che, come dice monsignor Morrone, non è un evento ma uno stile.

Nelle tre ore, circa, passate insieme, sono emerse tante domande tutte dirette a trasmettere le istanze di chi vive con sofferenza la lontananza dal messaggio di Cristo e dalla Chiesa a causa del proprio orientamento sessuale e della propria identità e ci siamo chiesti quali azioni la Chiesa possa prevedere per agevolare un vero percorso di inclusione. Ne cito alcune: la formazione dei religiosi e delle religiose rispetto alla

persona Lgbt+ ma anche rispetto alla propria dimensione sessuale; la formazione nelle parrocchie sulle tematiche Lgbt+ prevedendo specifici cammini pastorali sull’affettività anche omosessuale; la valutazione di percorsi pastorali non “per” ma “con” le persone Lgbt+. Pur provenendo ognuno da territori diversi, portatori della propria personale esperienza di fede, avevamo avuto la possibilità di interfacciarci con padre Pino Piva che da anni lavora con i gruppi Lgbt+ in Italia.

Dall’azione di padre Piva e di tanti altri religiosi e gruppi, è derivato un documento nazionale indirizzato agli operatori di pastorale con persone Lgbt+, importante testimonianza condivisa che fornisce molteplici spunti per il cammino sinodale.


PER APPROFONDIRE: Lgbt e Chiesa, un dialogo possibile e necessario


È una voce che “arriva dal basso” e da qui, anche noi, abbiamo iniziato a muoverci, insieme. Successivamente all’incontro le diocesi rappresentate hanno inviato ognuna il proprio documento, ridisegnando, almeno ai miei occhi, il profilo della chiesa calabrese maggiormente aperta al confronto, capace di porsi alla realtà Lgbt+ con attenzione, lontana dalla teorica, inutile ed ideologica contrapposizione tra realtà Lgbt+ Vs Chiesa Cattolica.

Ciò che a me resta di questa esperienza è la consapevolezza della co-responsabilità personale, nel nostro territorio, senza delega, alla realizzazione di un contesto sincero ed impegnato a dare casa all’altro, riconoscendo nella sua diversità l’armonia dell’esistenza. Nello stesso modo i colori che compongono l’arcobaleno, sono tutti diversi tra loro, ma insieme sono ponte tra cielo e terra.


* già presidente Arcigay Reggio Calabria

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