Avvenire di Calabria

A Sant’Eufemia d’Aspromonte, è stato ricordato il 24° anniversario dell’omicidio del Carabiniere, Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Commemorazione del Maresciallo Capo Pasquale Azzolina

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Ieri mattina, a Sant’Eufemia d’Aspromonte, è stato ricordato il 24° anniversario dell’omicidio del Maresciallo Capo Pasquale Azzolina, Medaglia di Bronzo al Valor Militare.  Il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica non ha consentito di svolgere la consueta cerimonia, ma l’Arma dei Carabinieri ha sentito forte il dovere di ricordare con un momento di raccoglimento la memoria del commilitone che ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere. Un ricordo indelebile, un esempio costante nella vita di ogni carabiniere, foriero di indicazioni proprio in questo momento della vita del paese in cui il servizio reso al prossimo è quanto mai sentito.

Il Comandante della Legione Carabinieri Calabria, Gen. B. Andrea Paterna, assieme al Comandante del Gruppo di Gioia Tauro, Col. Andrea Milani, hanno deposto alle 10:30, presso la lapide di località Ponte Crasta di Sant’Eufemia, una corona di alloro, in segno di ricordo dell’eccidio del militare avvenuto il 17 giungo 1996.

La storia
Il 17 giugno 1996, alle ore 23 circa, il militare di servizio alla caserma di Sant’Eufemia comandato nel turno 15.00-22.00, trattenutosi per la compilazione di alcuni atti, ha ricevuto una telefonata anonima che segnalava in località “Ponte Crasta” la presenza di individui sospetti nei pressi di una moto-ape. Il militare ha avvisati il comandante della Stazione, Maresciallo Azzolina, il quale senza esitazione con l’auto di servizio ed in uniforme si è recato insieme a quest’ultimo, nella località indicata. Giunti in località “Ponte Crasta”, i militari hanno notato due giovani fratelli del luogo, da loro conosciuti, intenti a smontare pezzi del motore della moto ape, abbandonata a seguito di sinistro stradale il giorno precedente. Alla vista dei carabinieri i due fratelli hanno nascosto alcuni attrezzi all’interno della propria autovettura parcheggiata poco distante.

Nel procedere al controllo dei due giovani, il Maresciallo Azzolina, che ben li conosceva sin da ragazzi, ha constatato all’interno dell’autovettura la presenza di pezzi di motore, per cui ha invitato i due fratelli a seguirlo in caserma ed a salire a bordo dell’automezzo militare. L’invito del sottufficiale è stato accolto dal fratello minore, mentre ha scatenato la reazione di quello maggiore, che ha estratto una pistola beretta cal.7.65, esplodendo a distanza ravvicinata alcuni colpi all’indirizzo del maresciallo. Il Maresciallo Azzolina, benché colpito, ha estratto la propria pistola d’ordinanza, ma, prima di poter far fuoco, è stato raggiunto da un ennesimo colpo, questa volta mortale. I due malfattori si sono dileguati a bordo dell’autovettura di proprietà e nelle ore successive al delitto sono stati tratti in arresto ed assicurati alla giustizia, con il fattivo apporto del vice brigadiere Salvatore Coltello che era insieme al maresciallo e nell’azione di fuoco era rimasto ferito.

Il maresciallo capo Azzolina venne insignito dell’onorificenza della medaglia di bronzo al valor militare “alla memoria”, con le seguenti motivazioni:
Mar. Ca. Azzolina Pasquale:
«Comandante di stazione distaccata in territorio caratterizzato da alto indice di criminalità, veniva fatto segno, unitamente a militare dipendente, ad improvvisa e violenta azione di fuoco da parte di due malviventi sorpresi in flagranza di furto. Benché colpito in più parti del corpo, con elevato coraggio e grande determinazione, tentava di reagire con l’arma in dotazione, ma colpito ancora una volta in parti vitali, si accasciava esanime al suolo. Fulgido esempio di alto senso del dovere ed elevate virtù militari, spinte fino all’estremo sacrificio».

Articoli Correlati