Avvenire di Calabria

Centro storico sempre più "isolato": crollo di fatturato e visitatori. Per Confcommercio non ci sono dubbi: colpa dei dehors

Confcommercio contro la pista di pattinaggio: «Si persevera nell’errore»

Oltre il danno, secondo i commercianti, si unirà a breve anche la beffa: una pista di pattinaggio che "mangerà" altri parcheggi

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Confcommercio contro la pista di pattinaggio: «Si persevera nell'errore». Commento durissimo di Lorenzo Labate, numero uno dei commercianti reggini. Il motivo? La nuova idea della Giunta Falcomatà: una pista di pattinaggio tra i dehors del Corso Matteotti.

Confcommercio contro la pista di pattinaggio

«Un colpo basso». Così lo definisce Lorenzo Labate, presidente di Confcommercio Reggio Calabria. Stiamo parlando della delibera che approva l'installazione della pista di pattinaggio tra i dehors della criticatissima isola pedonale reggina.

«La scelta del Comune, senza alcuna condivisione nonostante i gravi disagi più volte manifestati, va in una direzione esattamente opposta alle esigenze dei commercianti». Per questo motivo «ciò che ci troviamo a contestare è lo scarso dialogo e la presa di decisioni in modo unilaterale». Prosegue Labate: «Non si può ragionare in astratto. Il centro storico in queste condizioni rischia la paralisi e rischia di diventare respingente e poco appetibile anche per i "visitatori" della prima periferia per non dire della provincia. In verità, questo, più che un rischio è una realtà che viviamo da oltre un mese».


PER APPROFONDIRE | Isola pedonale? Crolla il fatturato del 30% (Leggi l'articolo)


«Per essere più chiari, l'area pedonale 24 ore su 24 anche nei tratti senza dehor, non è accettabile in queste condizioni. L’idea di prevedere una pista di pattinaggio sulla via Marina alta, facendo venire definitivamente meno l’ipotesi di recuperare parcheggi in zona centrale in orario diurno, vuole dire mettere in ginocchio i commercianti del Corso Garibaldi e non tenere in considerazioni le loro, le nostre necessità».

Articoli Correlati