Lo scorso 31 ottobre si sono conclusi i laboratori delle Metropolie di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza verso il Convegno ecclesiale regionale. Dopo un primo momento formativo assembleare, i diversi laboratori, guidati dai facilitatori, hanno visto la partecipazione delle diverse realta (uffici) pastorali delle diocesi. In esse e stato promosso un cammino per sviluppare una riflessione ed un confronto, seppur lento e problematico, intorno al processo di cambiamento e di rinnovamento, attivato dal Concilio Vaticano II e dal Post-concilio, in direzione di una reale “Conversione Pastorale” richiesta alle nostre Chiese. Ci siamo posti in ascolto della realta del- le Chiese locali in Calabria al fine di una lettura di quel processo di cambiamento culturale e pastorale a partire dalle prime due sfide dello Strumento di lavoro: il Modello di Chiesa sinodale e la Comunicazione della fede oggi. Da ogni laboratorio, attraverso alcune domande, che hanno aiutato a comprendere la sfida, sono emerse criticita (fatiche, ombre) e prospettive positive (luci) di seguito riassunte.
Circa la prima sfida, da tutte e tre le Metropolie provengono puntualizzazioni nelle quali viene percepito ancora un modello di Chiesa verticistica, piramidale, dove si rileva la persistenza di un certo “clericalismo” duro a morire, a detrimento della dignita battesimale del popolo di Dio e pertanto della corresponsabilita nella vita ecclesiale, tanto cara a Papa Francesco.
È predominante un modello di Chiesa (sia nella parrocchia che nei diversi gruppi,associazione e movimenti) di tipo autoreferenziale. Sta maturando a fatica una visione ecclesiale che ponga come dimensione fondante, unitaria e comunionale la Chiesa locale (diocesi). Nella maggior parte dei casi la chiesa e prevalentemente identificata come parrocchia che gestisce servizi.