«Come sono belle le famiglie nelle quali stupore e meraviglia abitano ancora e la fede diventa meraviglia per quello che Dio opera pur nella semplicità della vita». Lo ha affermato ieri monsignor Angelo Raffaele Panzetta, arcivescovo di Crotone-Santa Severina, nella messa celebrata in cattedrale nel giorno in cui ha fatto memoria del suo primo anno di consacrazione episcopale. «Come è bello quando le persone si sentono attraversate dal mistero», ha detto il presule commentando le letture della liturgia domenicale. «In tutte le nostre case se abbiamo gli occhi di Giuseppe e di Maria ci rendiamo conto dell’agire straordinario di Dio nell’apparente banalità del quotidiano. Abbracciamoci a Dio, roccia della nostra salvezza», l’esortazione del vescovo crotonese. Ricordando il dono dell’episcopato, monsignor Panzetta ha affermato che «l’Eucarestia è la festa più grande con la quale celebro il primo anno. Sono felice di essere vescovo e di esserlo per questa Chiesa, e pur nella difficoltà di un momento drammatico mi sono innamorato di questo popolo e di questa gente».