Avvenire di Calabria

Torna l'appuntamento con L'Avvenire di Calabria in uscita, domenica 8 novembre, come sempre in abbinata con Avvenire, il quotidiano dei cattolici italiani

Domenica in edicola. Lockdown? Si ricomincia da zero

Redazione Web

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Torna l'appuntamento con L'Avvenire di Calabria in uscita, domenica 8 novembre, come sempre in abbinata con Avvenire, il quotidiano dei cattolici italiani. Apertura «d'obbligo» dedicata all'istituzione della Zona Rossa in Calabria con tutte le indicazioni rispetto alla vita comunitaria delle parrocchie nella diocesi di Reggio-Bova. Ma non solo: ampio approfondimento, con firme e voci autorevoli, dedicate alla Giornata mondiale del Povero.

 
 
Focus sull’Istituto Superiore di Scienze Religiose, che come tutti si è dovuto riadattare nell’insegnamento, ricorrendo a quella che viene definita una «rete di didattica solidale», tramite piattaforme online. A tu per tu con il direttore padre Pasquale Triulcio, che sviscera gli obiettivi primari su cui si basa il percorso di multiculturalità e dialogo su cui si basa l’Istituto. A pagina 5 nuovo appuntamento con la storia della città di Reggio dopo il terremoto del 1908 e la nuova Cattedrale. E poi ancora sapori d’autunno e un piccolo tuffo nelle acque di Brancaleone prima di leggere la storia del quarto Re Magio.

A pagina 10 la testimonianza di Ettore che da sempre devolve il suo 8perMille alla Chiesa cattolica. Ragioni solide che si consolidano in questi mesi difficili di emergenza sanitaria. Per quanto riguarda la vita ecclesiale reggina, in Cattedrale sono stati istituiti nove nuovi Lettori e Accoliti, alla presenza dell’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, Giuseppe Fiorini Morosini. Il vescovo si è recato altresì il 2 novembre al cimitero di Condero per la benedizione dei fedeli defunti.
 
Prosegue l’analisi di Antonino Pangallo, direttore della Caritas, sull’enciclica Fratelli Tutti di papa Francesco. Don Gaetano Galatti, inoltre, dopo essersi insediato nella parrocchia del Divin Soccorso, ci racconta il suo presente da parroco e il suo passato, che lo ha riportato in un luogo che ad oggi considera come un  «segno di Dio». Domenico Marino e Tonino Sgrò, infine, come sempre curano le rubrica di dottrina sociale e del Vangelo della Domenica.

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