
Dall’Ucraina a Roma, speranza tra le macerie. Don Taras Zheplinskyi racconta il “suo” Giubileo
In occasione del Giubileo della Comunicazione, don Taras Zheplinskyi, vicedirettore del Dipartimento della comunicazione della
Il calabrese don Antonio Ammirati commenta al Sir la nomina a nuovo vicesegretario generale e portavoce del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa.
Don Ammirati, nato il 19 maggio 1974, è stato ordinato sacerdote il 17 aprile 1999 per l’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina in Calabria. Già segretario generale della curia diocesana, è regista, giornalista pubblicista e autore televisivo. Dal 2002 al 2014 ha lavorato presso l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, in particolare nella gestione del settore televisivo e come regista della trasmissione della messa domenicale su RaiUno.
È stato consulente del Tg1 per le dirette delle celebrazioni papali e consulente del programma Rai «A Sua Immagine. Ha lavorato nella cooperazione internazionale come coordinatore del Servizio Interventi caritativi a favore del Terzo mondo della Cei. È membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Comunicazione e Cultura della Cei, e segretario del Consiglio di amministrazione della Fondazione Ente dello Spettacolo. È consulente editoriale, autore e regista presso l’emittente cattolica Tv2000 per la quale segue anche gli eventi presieduti dal Papa, in collaborazione con Vatican Media.
Don Ammirati ha commentato: «Ringrazio la Presidenza del Ccee per avermi chiamato a questo incarico. Con tanta gratitudine e altrettanta trepidazione accolgo l’invito a servire più da vicino la Chiesa in Europa».
In occasione del Giubileo della Comunicazione, don Taras Zheplinskyi, vicedirettore del Dipartimento della comunicazione della
Nell’ambito del dibattito pubblico sull’inclusione di un presunto diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali
Con Vincenzo Varagona, presidente nazionale dell’Ucsi, ci siamo proiettati al “giorno dopo” della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali. A lui abbiamo chiesto quale presente per il giornalismo cattolico e come incidere realisticamente sull’opinione pubblica.