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Istituti tecnici, il 4+2 un’opportunità per la Calabria
Parla la dirigente Zaccheria che ha contribuito alla riforma voluta dal ministro Valditara: «Vi spiego
Questa mattina Reggio Calabria celebra un momento storico per il suo territorio: il completamento della Gallico-Gambarie, con l’apertura al traffico dell’ultimo tratto. Ne abbiamo parlato, a margine dell'inaugurazione, con il deputato reggino di Forza Italia, vicecapogruppo alla Camera, Francesco Cannizzaro.
Un’attesa lunga 40 anni, anche di più, se parliamo in generale del tempo che ci separa da oggi alla prima volta in cui si è parlato seriamente di poterla costruire. Se ragioniamo invece sui tempi di realizzazione, tutto sommato non credo siano stati eccessivi, soprattutto se si considerano i ritardi “fisiologici” delle grandi opere. In ogni caso direi che ne è valsa la pena. Io ero ragazzino e sembrava veramente qualcosa di impensabile costruirla davvero. La immaginavo imponente per come adesso.
Beh, il ruolo delle istituzioni è sempre fondamentale. La volontà solo dei cittadini non basta. Così come la sola volontà politica. Per realizzare le cose, a maggior ragione quando sono così imponenti e importanti, oltre alla volontà popolare e politica, serve poi sinergia di intenti. E tanta dedizione. Quest’opera è di tutti. Ma è pur vero che l’ha voluta e finanziata il Centrodestra calabrese.
Ciò non significa che appartiene a una sola forza politica. E quindi mi pare doveroso ricordare tutti coloro che a vario titolo hanno dato il loro (piccolo o grande) contributo all’opera: Giuseppe Scopelliti, che da presidente della Regione dell’epoca ha accolto l’istanza dei sindaci e dei cittadini della vallata e l’ha voluta e finanziata; Giuseppe Raffa e Mimma Catalfamo, nella qualità rispettivamente di presidente della Provincia e dirigente di settore e responsabile unico del procedimento, con i quali abbiamo portato avanti tutto l’iter tecnico-amministrativo da soggetto attuatore dell’opera; Pinone Morabito, che da presidente di Provincia in fase primordiale ha riproposto il progetto per la nuova programmazione (avvenuta poi con Raffa); Giuseppe Falcomatà, che come sindaco della città metropolitana ha portato avanti l’iter nel solco dell’amministrazione provinciale; il presidente Roberto Occhiuto, con il quale abbiamo determinato l’impulso finanziario finale, pari a 10 milioni di euro, determinante per portare a termine l’opera.
Facile: mi dica quante realtà in tutta Italia possono collegare in maniera così veloce un così bel mare a una così bella montagna. Pochissime, forse nessuna. Reggio ha la fortuna di poterle avere adesso ben collegate e in maniera rapidissima, potendo quindi offrire una duplice scelta a cittadini e turisti, coniugando potenzialità di località completamente diverse ed egualmente belle. È un assist a porta vuota al turismo, se vogliamo usare la metafora calcistica. Oltre che, ovviamente, un impulso fondamentale per le comunità delle aree aspromontane di questo versante, che si stavano sempre più spopolando. Perché non va tralasciato che questa grande opera ha il compito di essere un’arteria di collegamento fondamentale per chi ci vive. Adesso dobbiamo continuare a lavorare per dare impulsi ulteriori e mettere in campo iniziative per migliorare l’offerta turistica dei borghi e favorire al contempo la ripopolazione di queste aree.
Sì, certo. Se va sui miei canali social e si rivede il video di qualche giorno fa dove annuncio l’inaugurazione della Gallico-Gambarie rispondo indirettamente a questa sua domanda. I calabresi, i reggini soprattutto, non devono partire scoraggiati e sconfitti come spesso accade a queste latitudini. Bisogna lottare per ciò in cui si crede davvero, come appunto Gallico-Gambarie e Aeroporto.
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Queste due infrastrutture, unitamente al preesistente, a ciò che verrà, e a quello che ci ha donato il buon Dio, apre prospettive infinite per Reggio Calabria, che – non mi stancherò mai di dirlo – può a mio avviso diventare la Montecarlo del Sud Italia. E se vogliamo andare ancora oltre… Ponte sullo Stretto, Porto di Saline Joniche (come porto hub “cantiere”), Porto di Gioia Tauro, e avremo una realtà proiettata veramente in grande.
Di normalità. Tutto ciò che viene realizzato sembra appartenere allo “straordinario”, anche una strada asfaltata o una lampadina cambiata. Sembra assurdo, ma è così. E per riavere la normalità ha bisogno di un’amministrazione che guidi il territorio, non solo nel senso di fare delle scelte azzeccate (che già non è poco), ma anche di porsi come reale e concreto punto di riferimento per tutti, dal grande imprenditore all’ultimo cittadino senza acqua in casa. E poi serve visione, saper fare scelte importanti che possano dare la svolta alla città. Come è stato per l’aeroporto, per fare un esempio concreto. Reggio può e deve diventare una capitale del Mediterraneo. Città universitaria (potenziando università, a breve ci saranno novità importanti dal Parlamento); città sportiva (ospitando eventi di caratura mondiale, soprattutto sul mare); città meta turistica internazionale (sfruttando tutti i collegamenti possibili e immaginabili con il resto del mondo); non ultimo, città vivibile (alzando il livello di servizi offerti ai cittadini).
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