Avvenire di Calabria

I risultati dell’indagine hanno evidenziato ''un maggior numero dei procedimenti presso le Procure''

Ecoreati, Reggio in cima alla classifica degli incendi boschivi

Luigi Iacopino

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Reggio Calabria è tra i comuni maggiormente colpiti del fenomeno dell'incendio boschivo ad opera di ignoti. A rivelarlo è il report dell’Istat “I reati contro ambiente e paesaggio: i dati delle procure” che ha considerato il numero degli episodi verificatisi nel periodo 2006-2015, stilando una classifica nella quale vengono inclusi anche i comuni di Peschici (provincia di Foggia) “che presenta un picco tra il 2007 e il 2010, Roma, Palermo” e poi “Itri (provincia di Latina), Gela (provincia di Caltanissetta), Acri (provincia di Cosenza), Cosenza, Fondi (provincia di Latina)”. Secondo quanto risulta dall’indagine condotta dall’Istituto Nazionale di Statistica, la situazione – la cui gravità dipende sia dal numero di incendi che dalla loro estensione – a parte qualche eccezione, ha fatto registrare un miglioramento nel 2015. A ciò si aggiunga, tuttavia, che “la superficie percorsa dal fuoco rispetto alla superficie forestale regionale nell’anno 2015 è stata maggiore per la Sicilia (17,2 per 1.000 ettari), la Puglia (16,4), la Campania (12,0), la Calabria (9,8) e il Lazio (8,9)”, a fronte di un dato medio nazionale nettamente inferiore, che si attesta su 3,8 per mille ettari.

È emersa la “grande complessità” del tema della “protezione dell’ambiente”, soprattutto in relazione a fenomeni come lo sviluppo economico e l’antropizzazione del territorio. Valutazione, questa, che ha determinato non solo una “crescente attenzione per le problematiche ambientali” ma anche una “rapida crescita della produzione legislativa” diretta alla salvaguardia dell’ambiente.

I risultati dell’indagine hanno evidenziato “un maggior numero dei procedimenti presso le Procure”, in corrispondenza di un aumento delle norme di tutela, soprattutto per violazioni ambientali nel Sud e nelle Isole. In particolar modo si segnala che “nel 2016 la maggior parte delle violazioni contestate riguarda la gestione dei rifiuti (8.792 procedimenti) e delle acque reflue (1.636)”, nonché un aumentano dei procedimenti per incenerimento dei rifiuti. Sono, invece, in diminuzione “le azioni penali avviate per traffico organizzato di rifiuti” e “il numero complessivo delle violazioni edilizie”, piaga, quest’ultima, particolarmente presente in Calabria.

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