Avvenire di Calabria

Importante coinvolgimento delle comunità parrocchiali e delle tante associazioni che prestano il loro servizio

Giornata Malato, rivoluzione spirituale tra camici e sofferenze

Redazione Web

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di Adele Zappia - Anche quest’anno la Cappellania ospedaliera si è mobilitata a rendere quanto mai solenne la Giornata mondiale del malato che si terrà, domani, 11 febbraio.

Non si tratta di una giornata da immortalare in onore dei nostri malati, ma di un coinvolgimento che vede impegnati per tutto un novenario (dal 2 all’11 febbraio) decine di associazioni e movimenti di laici, celebranti e ministri dell’Eucarestia: tutto finalizzato per far rimanere scolpita nei cuori dei degenti, una ricorrenza che si traduca in viva condivisione del Cristo sofferente. Ogni gruppo o associazione si è impegnato a dare il proprio contributo, a rendere testimonianza della propria fede, in ciascun reparto, con preghiere, celebrazioni, offrendo il proprio carisma a beneficio dei sofferenti.

Dal giorno 2 febbraio, con l’inizio della novena animata dal Gruppo del Rinnovamento nello Spirito, si è proceduto poi, domenica 3 febbraio, alla celebrazione della Giornata per la vita guidata dai Giovani del cammino Neocatecumenale della parrocchia di San Luca evangelista in Reggio Calabria.

Nei giorni successi non è mancata la presenza, silenziosa, ma significativa, della reliquia di san Giuseppe Moscati. Tanti i sacerdoti ad animare questi momenti liturgici: da don Giacomo D’Anna, parroco di San Paolo alla Rotonda alla parrocchia di San Sperato che ha dato il suo contributo con la celebrazione del parroco, don Giuseppe Dieni. All’appello spirituale, ha risposto presente pure la parrocchia di Santa Maria del Lume in Pellaro con celebrazione del vice–parroco, don Giovanni Giordano. Un altro giovane sacerdote, don Danilo Latella, vice–parroco della parrocchia di Modena ha animato col gruppo vedovile “Alba Nuova”.

In ogni reparto del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, inoltre, sono stati presenti i volontari di Avo, Adopas, Msc, Govic, Ail , Cenacolo Maria Ausiliatrice, Amici della Nefrologia, Amici di Natuzza ed ex Allievi salesiani.

La veglia del 10 febbraio è stata allietata dal Movimento di Rinascita Cristiana; un momento molto intenso, che culminerà, oggi, con la celebrazione – alle ore 11 – di don Manuel Cepeda, vice parroco della parrocchia di Santa Caterina. Il culmine del festeggiamenti si avrà domani, 11 febbraio, con la celebrazione di Don Ivan Iacopino, parroco di Brancaleone–Razzà il quale impartirà l’unzione degli infermi ai presenti in Cappella.

Alle ore 19.30 sempre di oggi, avrà inizio la fiaccolata all’esterno del Circondario opedaliero, partendo dalla vecchia cappella, accompagnata dalla Banda musicale di Ortì. Alle ore 20.30 presso l’Aula Spinelli, infine, si terrà il concerto della Banda musicale, diretta dal Maestro Roberto Caridi. Questo quanto programmato da don Stefano Iacopino, cappellano del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, per la Giornata mondiale del malato, che fu istituita il 13 maggio 1992 da papa Giovanni Paolo II. A partire dall’11 febbraio 1993, la memoria liturgica della Madonna di Lourdes ha assunto anche il carattere di «momento speciale di preghiera e di condivisione, di offerta della sofferenza». Nel 2013 papa Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni nel corso di questo giorno di festa, e ha citato la sua salute in declino come la ragione del suo gesto. Chiaramente non si tratta di un evento straordinario, ma di una rivoluzione spirituale fortemente voluta dal cappellano Iacopino e minuziosamente realizzata grazie al contributo dei tanti volontari della Pastorale ospedaliera reggina.

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