
Alzheimer, la cura oltre le cure: a Palazzo Campanella un convegno per guardare al futuro dell’assistenza
Il 14 novembre, nella Sala Federica Monteleone del Consiglio regionale, confronto a più voci con esperti e associazioni di tutta Italia.

Oggi ricorre la XIV Giornata mondiale delle malattie rare (Rare Disease Day 2021), occasione importante per portare l’attenzione di tutti su questa priorità della sanità pubblica, affinché sia garantito un accesso equo alla diagnosi, al trattamento e alle cure.
In Italia, spiega il portale del ministero della Salute, si stima che siano circa un milione e 200mila le persone con malattia rara e quasi 8mila le patologie al momento conosciute. Di queste solo 300 hanno una terapia. Per questo è fondamentale sostenere e veicolare la campagna “Rare is many, rare is strong, rare is proud” promossa da Eurordis e sostenuta a livello nazionale da Uniamo Fimr onlus con la call to action #Uniamoleforze: una chiamata alla coesione di tutti gli attori del sistema malattie rare italiano per proseguire insieme sul cammino del miglioramento della qualità di vita di pazienti, famiglie e caregiver.
Uniamo Fimr, in qualità di coordinatore italiano della Giornata, promuove l’iniziativa “Accendiamo le luci sulle malattie rare” con l’illuminazione dei punti più rappresentativi delle città di tutta Italia per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle problematiche sociali e cliniche di chi vive con una malattia rara. Oltre all’illuminazione di monumenti e siti di interesse, Uniamo Fimr ha prodotto lo spot televisivo diretto da Maurizio Rigatti trasmesso in queste settimane sulle principali reti televisive nazionali e locali e diffuso attraverso i canali social della Federazione.

Il 14 novembre, nella Sala Federica Monteleone del Consiglio regionale, confronto a più voci con esperti e associazioni di tutta Italia.

Secondo l’indagine dell’Istituto superiore di sanità, il 74,9% degli adulti calabresi tra 18 e 69 anni valuta positivamente il proprio stato di salute, ma permangono abitudini poco salutari e scarsa attività fisica

«Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico,