Dopo un piccolo “stop” dello scorso anno, dovuto all’emergenza energetica, per la GMP 2023, SIN e Vivere ETS hanno nuovamente inviato la richiesta ai principali Comuni d’Italia, per l’illuminazione di monumenti, edifici e piazze di viola, colore simbolo della prematurità.
Oggi è la Giornata della Prematurità
Sono tanto piccoli quando fragili e cominciano la loro vita già affrontando una prima sfida tra le mura della Terapia Intensiva Neonatale (TIN.) Ogni anno, in Italia, nascono prima del termine tra i 25mila e i 30mila bambini, per una percentuale che si aggira intorno al 7-10% di tutti i neonati. Ed è a loro che sono dedicate le celebrazioni del 17 novembre, data in cui da 15 anni ricorre la Giornata Mondiale della Prematurità. “Gesti semplici, grandi risultati: contatto immediato pelle a pelle per ogni neonato ovunque” è il tema al centro dell’edizione 2023. Anche se “in alcuni casi, e mi riferisco a quello che sta succedendo nel conflitto Israele-Palestina – afferma il Presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN) Luigi Orfeo –, i gesti per tutelare i nostri neonati sono tutt’altro che semplici”
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“La prematurità – dice la professoressa Elisa Fazzi, Presidente SINPIA, la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza , Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia – è una condizione che può comportare un aumento del rischio di sviluppare oltre alla Paralisi cerebrale infantile spesso associata a deficit sensoriali, in particolare visivi e cognitivi di varia entità, disturbi del neurosviluppo, tra cui disturbi dell’apprendimento, del linguaggio e del comportamento, fino ai quadri di disturbo dello spettro autistico o di deficit di attenzione e/o iperattività spesso in comorbidità. L’intervento precoce, che si fonda su strategie di intervento centrate sulla famiglia e sull’arricchimento ambientale, può essere iniziato già nelle prime settimane di vita e può includere interventi di tipo riabilitativo, ma anche di sostegno alla genitorialità con interventi educativi, psicologici e sociali”.
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Notevoli passi avanti sono stati compiuti dalla scienza e, oggi, anche per i bambini che nascono prima delle 27-28 settimane la possibilità di sopravvivere è alta, superiore al 70%, sebbene all’aumento della sopravvivenza non corrisponda anche una simile drastica diminuzione delle problematiche presentate a distanza di anni. L’incidenza dei disturbi del neurosviluppo nei bambini nati pretermine è stimata intorno al 20%, mentre la paralisi cerebrale infantile colpisce circa il 10% dei neonati con prematurità di grado elevato, e rappresenta la causa più frequente di disabilità motoria nei bambini. “E facile intuire – interviene la professoressa Simona Orcesi, professore associato di Neuropsichiatria Infantile presso l’Università di Pavia e membro del Consiglio Direttivo della SINPIA – che più è grave la prematurità, con età gestazionale e peso neonatale molto bassi, maggiormente diminuiscono le possibilità di sopravvivenza mentre aumentano le complicanze, sebbene negli ultimi decenni abbiamo potuto assistere ad un significativo miglioramento delle tecniche ostetriche e delle cure intensive neonatali. Nell’evoluzione neuropsichica dei gravi pretermine sono però ancora presenti fragilità cognitive e comportamentali, difficoltà di regolazione delle emozioni, quadri clinici che rientrano nei disturbi del neurosviluppo che a volte si evidenziano più avanti, in età scolare. Si tratta di problemi spesso considerati più lievi che invece possono compromettere la qualità di vita dei bambini e delle famiglie”.
La realtà reggina
La Commissione comunale per le Politiche sociali, presieduta da Carmelo Romeo, nella giornata odierna ha audito Arturo Calligari e Giuseppe Gatto, presidente e socio dell’associazione “Eracle”, realtà reggina impegnata a dare sostegno ai bambini nati prematuri ed alle loro famiglie e che gestisce, fra l’altro, un bene confiscato alla criminalità per ospitare le neomamme e i neopapà in una fase molto travagliata della loro vita. «E’ una realtà splendida», ha spiegato il presidente Romeo dopo aver raccolto «le testimonianze di chi si spende in un’attiva tanto lodevole».
«Insieme a Calligari e Gatto - ha aggiunto - abbiamo approfondito il lavoro di un’associazione che, da ben 12 anni, nella nostra città, assiste e supporta i genitori in un momento di fragilità estrema. L’audizione con “Eracle” è arrivata alla vigilia della “Giornata mondiale della Prematurità”, quando oggi, 17 novembre, più di 60 Paesi rifletteranno sull’importanza e la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei bimbi nati prematuri e della malattia nei neonati, dando voce alle famiglie dei piccoli pazienti che, da subito, sono chiamati a combattere la loro battaglia più grande».
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«In questa circostanza - ha sottolineato Romeo - anche Reggio Calabria si illuminerà di viola, il colore che identifica la ricorrenza, ed insieme ad “Eracle” individueremo un monumento che possa rappresentare al meglio il senso di un giorno così delicato. Per l’occasione, l’associazione organizzerà, insieme alla Caritas, una serata di beneficenza per raccogliere fondi necessari al prosieguo delle proprie attività».
«Con i commissari - ha proseguito il presidente - abbiamo ascoltato ed apprezzato l’impegno e la dedizione che “Eracle” riserva ai genitori, anche gestendo un bene confiscato che, nel 2018, l’amministrazione del sindaco Giuseppe Falcomatà assegnò all’associazione per creare uno spazio in grado di ospitare le famiglie durante il loro difficile percorso. “Eracle”, dopo aver ristrutturato, arredato e reso funzionale quell'appartamento di via Rausei, nei pressi dell’ospedale metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli”, è riuscita a realizzare un centro di accoglienza, solidarietà e amore davvero unico e speciale. Qui, infatti, senza alcun costo, le neomamme e i neopapà possono trovare un luogo di conforto, un sostegno fornito da personale specializzato ed un aiuto a pochi passi dal loro bimbo impegnato in una lotta per la sopravvivenza».
«La presenza di “Eracle" - ha continuato Carmelo Romeo - si avverte anche nelle piccole cose che piccole, però, non sono. Riesce a fornire, per esempio, corredini per bimbi che pesano appena 440 grammi. Quindi, è stato davvero bello venire a conoscenza delle tante attività portate avanti dai soci, così come dell’affetto e del sostegno che l’intera comunità di Reggio Calabria riserva all’associazione attraverso donazioni e aiuti spontanei».
«Anche questa audizione - ha precisato il presidente della Commissione Welfare - si inserisce nel più ampio programma di conoscenza dell’operato delle associazioni cittadine che, quotidianamente, si spendono per il bene e la crescita del territorio. Nel caso specifico, mi sento di dover fare un plauso speciale alla “Eracle” per il lavoro di supporto rivolto a quanti vivono una condizione di precarietà esistenziale che oscilla tra la gioia dell’attesa di un bimbo e la paura di dover apprendere e affrontare un parto pretermine. Inizia qui un percorso che non sai se avrà un lieto fine».
«Come Commissione - ha concluso Romeo - saremo sempre al fianco di "Eracle" e di tutte le realtà che operano per aiutare il prossimo e mettono a frutto un bene confiscato alla 'ndrangheta. Per questo, saremo presenti ad ogni iniziativa, orgogliosi di condividere un pezzo di strada che conduce ogni uomo ad essere umano».