Avvenire di Calabria

Il Santo Padre ha incontrato tutti i soci del FOCSIV in occasione del 50° della sua fondazione

Il Moci all’incontro delle associazioni di volontariato internazionale col Papa

Presenti i reggini Santo Caserta e Adriana Quattrone fondatori del Movimento di Cooperazione internazionale

di Santo Caserta

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Papa Francesco ha incontrato tutti i soci della FOCSIV, in occasione del cinquantesimo anno della sua fondazione e ha sottolineato l’importanza del volontariato per la costruzione di una società più umana e solidale. Presenti Santo Caserta e Adriana Quattrone, fondatori del MOCI, che da quarant’anni è presente in Africa con diversi progetti di cooperazione internazionale. Vi proponiamo la loro testimonianza.

Il Moci incontra papa Francesco

«Sono contentissimo di questo che voi fate» ci ha detto il Papa «Continuate, e che si uniscano a voi altre persone per fare questo bel lavoro di umanità». Presenti anche Adriana e Santo Caserta, fondatori del MOCI di Reggio Calabria, che hanno contribuito, in questi cinquant’anni, a diffondere nel nostro territorio la cultura della solidarietà e del volontariato internazionale.


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«Continuate su questa strada del volontariato, è una delle ricchezze della vostra cultura italiana - ha continuato Papa Francesco - questo è il vostro volontariato, e lo fate senza stipendio…. non per guadagnarti la vita, ma per vocazione. Ed è un investimento del vostro tempo che rende feconda la vita degli altri».

Il volontariato è una delle cose più belle. Perché ognuno con la propria libertà sceglie di fare questo cammino che è un cammino di uscita verso l’altro, uscita con la mano tesa, un cammino di uscita per preoccuparsi degli altri. Si deve fare un’azione. Io posso rimanere a casa seduto, tranquillo, guardando la tv o facendo altre cose… No, io mi prendo questa fatica di uscire.

Cari amici, vorrei riflettere insieme a voi su tre obiettivi che riguardano tutti. Il primo ha a che fare con il vostro essere volontari nel mondo. Cosa significa oggi? Mi pare si tratti di un deciso e coraggioso segnale di apertura, di disponibilità verso il prossimo, vicino o lontano che sia. Perché lo sguardo oltre i confini diventa predisposizione d’animo all’incontro con il “prossimo”, testimonianza di amore per l’umanità.

Cooperazione e sviluppo, la via per la pace

FOCSIV dimostra che si può essere “fratelli tutti” abbracciando ogni essere umano che il Signore pone sulle strade della nostra vita. Oggi siamo «di fronte alla grande occasione di esprimere il nostro essere fratelli, di essere altri buoni samaritani che prendono su di sé il dolore dei fallimenti, invece di fomentare odi e risentimenti» (Enc. Fratelli tutti, 77).

Un secondo obiettivo interessa la pace, che vediamo ferita, calpestata in Ucraina e in molti altri luoghi del pianeta. Quando manca la pace, quando prevalgono le “ragioni” della forza, le persone soffrono, le famiglie vengono divise, i più fragili restano soli. Da mesi vediamo immagini di distruzione, di morte. La pace nella giustizia è condizione necessaria per una vita dignitosa, per costruire assieme un futuro migliore. Voi, volontari FOCSIV, siete chiamati ad alimentare la pace nei vostri cuori e a condividerla con tutti coloro che incontrate nel vostro servizio. È il dono più importante che potete portare con voi dovunque andate, perché «il mondo non ha bisogno di parole vuote, ma di testimoni convinti, di artigiani della pace aperti al dialogo senza esclusioni né manipolazioni» (Messaggio per la LIII Giornata Mondiale della Pace, 1° gennaio 2020).


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria-Ruanda, un gemellaggio di amore e fede


Il terzo obiettivo, infine, è lo sviluppo. Ogni persona, ogni popolo necessita di condizioni basilari per una vita dignitosa: assieme alla pace le abitazioni, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, il lavoro, il dialogo e il reciproco rispetto tra le culture e le fedi. La promozione umana rimane un impegno cui dedicarci con disponibilità, vigore, creatività, strumenti adeguati. Solo uno sviluppo integrale – della persona e del contesto in cui vive – permette il dispiegarsi di un buon vivere, personale e sociale, sereno e aperto al futuro.

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