Avvenire di Calabria

Un nuovo format per dare voce ai bambini e ai ragazzi nati o cresciuti in Italia ma senza cittadinanza

Il podcast di Popotus sulla cittadinanza negata a tanti giovani che si sentono italiani

Realizzato dalla redazione dell’inserto per ragazzi di Avvenire, ospiterà le testimonianze dirette di chi si sente italiano, ma non lo è per la legge

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

In vista del referendum sulla cittadinanza, Popotus - l’inserto di attualità per bambini del quotidiano Avvenire - pubblica Semitaliani, una serie podcast in cinque puntate che racconta le difficoltà di ragazzi di origine straniera, nati o cresciuti nel nostro Paese, costretti a vivere senza cittadinanza.



Il podcast “Semitaliani”: una voce per chi non ha cittadinanza

Chi nasce o cresce in Italia, verrebbe da credere, è italiano. E invece no: per chi ha genitori originari di un altro Paese, la cittadinanza non è automatica. E non è neppure un diritto. Un bel problema per tanti ragazzi: alcuni di loro hanno raccontata la loro storia ai microfoni della redazione di Popotus che – con le loro voci – ha realizzato il podcast “Semitaliani. Com’è dura la vita senza cittadinanza.

Cinque puntate della durata di 12 minuti che,  anche grazie agli interventi di Stefano Pasta, ricercatore all’Università Cattolica di Milano ed esperto del tema risponde con un linguaggio a misura di bambino a domande fondamentali: cos’è la cittadinanza? Qual è oggi l’iter per ottenerla? E che origine ha la legge? Perché nessuno ha mai pensato di cambiarla?

Le storie di chi vive in Italia ma non è italiano per la legge

Gli ascoltatori faranno la conoscenza di Youness, 30 anni, che in Italia abita da quando ne ha 14. I suoi genitori sono originari del Marocco, cosa che gli ha impedito per anni di ottenere la cittadinanza e di intraprendere la carriera dei suoi sogni: diventare pilota. Abdel, 23 anni, fa parte di una famiglia numerosa, il padre egiziano non guadagna abbastanza per ottenere la cittadinanza per tutti i suoi figli. Anche la tredicenne Salma è egiziana ma l’Egitto non l’ha mai visto e l’arabo non lo parla... È in Italia per curarsi, si sente parte di questo Paese ma giuridicamente non lo è e si chiede: «Se non sono italiana, allora cosa sono?».


PER APPROFONDIRE: Intelligenza artificiale in classe, il progetto Aula G di Avvenire di Calabria


Cittadinanza ottenuta, ma a caro prezzo

Anche quando le storie raccontate hanno un lieto fine, sono accompagnate da un’ombra scura. Tamara, che oggi ha 43 anni ma è in Italia da quando ne ha tre, ha ottenuto la cittadinanza dopo trent’anni nel nostro Paese, ma per averla ha dovuto giurare fedeltà all’Italia: cosa che nessuno dei suoi amici con genitori italiani è mai stato costretto a fare. Dolce amara anche la vicenda di Hope – diciott’anni appena compiuti, nata a Torino dove è stata cresciuta da genitori nigeriani – che è diventata cittadina italiana solo grazie all’insistenza e alla determinazione di Rachela, la sua professoressa di italiano.

Uno strumento educativo per scuole e famiglie

Semitaliani. Com’è dura la vita senza cittadinanza” si ascolta liberamente su avvenire.it oppure su Spotify, Apple Podcast, YouTube Music o sulla tua piattaforma di streaming audio preferita. La serie audio è uno strumento utile per stimolare il dibattito nelle classi primarie e secondarie di primo grado, dove vivono parte dei 900mila alunni con background migratorio e “italiani di seconda generazione”.

Articoli Correlati