di Rocco Gangemi* - Una edizione decisamente unica, quella del decimo censimento de “I luoghi del cuore” la campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare promossa dal Fondo Ambiente Italiano ed avviata lo scorso 6 maggio, ancora una volta in collaborazione con Intesa San Paolo. Si tratta del più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare al Fai, attraverso un censimento biennale, i luoghi che meritano tutela e valorizzazione.
Dopo il censimento, il Fai sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di 2.000 voti. Tutti, dunque, singole persone, gruppi, comitati o associazioni, potranno votare i propri luoghi. Mai come oggi, “I Luoghi del Cuore2 diventa strumento e testimonianza della coesione civile e sociale spinta al cambiamento per contribuire alla ripartenza del Paese. Quest’anno vi sarà anche una classifica speciale dedicata al “Progetto Alpe”, che il Fai dedica alla tutela e alla valorizzazione delle aree interne montane del Paese e ai piccoli centri, interessati da forte spopolamento, è questo un tema che interessa da vicino la Calabria. Tra le particolarità di questa edizione 2020, la scelta della delegazione Fai di Reggio Calabria di sostenere il Gea - Gruppo Escursionisti d’Aspromonte per la candidatura a Luogo del Cuore del “Sentiero del Brigante”.
Il “Sentiero del Brigante” è un Cammino che si sviluppa per circa 130 km tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Parco Naturale Regionale delle Serre, si sviluppa lungo la linea di crinale e alla Ferdinandea, già casa di caccia di Ferdinando II di Borbone, il sentiero si biforca per consentire all’escursionista di concludere il suo cammino a Stilo, citta Medioevale di cultura bizantina e patria di Tommaso Campanella, o a Serra San Bruno, centro montano famoso per la Certosa fondata da Brunone di Colonia. La denominazione, voluta dal Gea - Gruppo Escursionisti d’Aspromonte, è chiaramente evocativa, lungo il cammino si susseguono designazioni toponomastiche che richiamano storie di ribelli e briganti e anche i racconti, le leggende e i documenti d’archivio ne tramandano le gesta.
Il Cammino mette in relazione, aree di grande interesse naturalistico, insediamenti rurali, centri abitati, foreste, emergenze architettoniche e archeologiche, dimore nobiliari, strutture fortificate. Insomma, un percorso storico, paesaggistico e ambientale che si sviluppa lungo sentieri, tratturi e strade forestali con pochi tratti asfaltati, può essere percorso a piedi, in mountain bike o a cavallo; molte sue parti sono indicate per le attività didattiche delle scolaresche. “Un sentiero per tutti” che sta determinando un cambiamento epocale nell’economia dell’estrema montagna meridionale con l’arrivo crescente di migliaia di escursionisti dall’Italia e dal mondo.
*Capo delegazione Fai Reggio Calabria