Avvenire di Calabria

Stamattina la conferenza stampa all'aeroporto dello Stretto "Tito Minniti". Al centro lo scontro tra Sacal e la Città metropolitana

Il (solito) scontro politico sull’Aeroporto dello Stretto

Da una parte Falcomatà accusa l'ente gestore di prendere in giro l'Istituzioni pubblica, dall'altra De Metrio parla di fiducia

di Federico Minniti

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Il (solito) scontro politico sull'Aeroporto dello Stretto. Falcomatà attacca il duo De Metrio - Cannizzaro che rispondono in conferenza stampa.

Il (solito) scontro politico sull'Aeroporto dello Stretto

Botta e risposta. Prese in giro e risposte piccate. Il teatrino della politica continua a condizionare il dibattito pubblico sull'Aeroporto dello Stretto. La richiesta di «cambio di governance» di Sacal avanzata da Falcomatà, prima ancora di divenirne socio, non è propriamente una mossa furba. Così la risposta di De Metrio è lapalissiana: «Per diventare soci bisogna costruire un rapporto di fiducia, non seminare mine». E Cannizzaro suggerisce al sindaco di «non utilizzare le Task force come segreterie di partito».

Il (solito) scontro politico sull'Aeroporto dello Stretto
Un momento della conferenza stampa al "Tito Minniti"

Le parole di Cannizzaro

«Nessuno mai era riuscito a mettere sul tavolo l'abbattimento delle limitazioni dell'Aeroporto dello Stretto». Un processo iniziato nel febbraio 2021. A condurlo Francesco Cannizzaro, parlamentare reggino di Forza Italia. Non usa toni entusiastici, Cannizzaro, ma poco ci manca vantando «rapporti personali con Enac» che hanno consentito l'avvio di una fase interlocutoria ormai in stato avanzato.

Almeno secondo Cannizzaro. Il quale non manca le stoccate al sindaco Falcomatà: «C'è chi scrive letterine al ministro e chi, invece, si rimbocca le maniche e va a incontrare i vertici di Enac». Il parlamentare, durante la conferenza stampa, era seduto accanto a Giulio De Metrio, numero uno di Sacal.

«Il presidente della Sacal sta facendo le "capriole" per provare a rilanciare il sistema aeroportuale calabrese. Da mesi, - sottolinea Cannizzaro - alcuni tecnici olandesi sono a lavoro per superare le limitazioni del "Tito Minniti"». Il deputato reggino si dice «molto fiducioso per questa svolta epocale».

Poi l'invito a Falcomatà e ai suoi: «Dobbiamo tutti quanti abbassare i toni; avere fiducia sulla governace e distinguere i livelli. Le "task force" non devo ragionare come una segreteria di partito».

Il (solito) scontro politico sull'Aeroporto dello Stretto
La riunione della Task force comunale

Le parole di Falcomatà

«C'è una sottile linea di demarcazione tra il garbo istituzionale e la presa in giro - ha affermato il sindaco - certamente noi continueremo a cercare il dialogo perché siamo abituati in questo modo e abbiamo grande rispetto dei rapporti tra istituzioni, ma se dall'altra parte non c'è alcun segnale non credo si possano verificare particolari passi in avanti».

«Nonostante gli auspici positivi di qualche mese fa, oggi Sacal procede ad una ricapitalizzazione riservata esclusivamente ai soci, escludendo di fatto la Città Metropolitana e l'intero territorio reggino. Ad oggi, per quello che ci è dato sapere, ci sono ancora circa 8 milioni di euro di quote libere. Non sappiamo ancora se c'è un soggetto che intende optarle, evitando l'ipotesi di messa in liquidazione della Società».

«La Città Metropolitana ha avanzato nuovamente la richiesta di acquisto delle quote per una somma complessiva di 2 milioni di euro. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro ed è chiaro che se l'attuale situazione non dovesse cambiare è necessario determinarsi di conseguenza, lavorando attivamente per un modello di gestione differente per l'aeroporto di Reggio, più legato al nostro territorio, che coinvolga le migliori energie, pubbliche e private, affinché possa esserci una gestione direttamente legata agli interessi legittimi che puntano allo sviluppo del territorio».

Il (solito) scontro politico sull'Aeroporto dello Stretto
Un momento della conferenza stampa al "Tito Minniti"

Le parole di De Metrio

Il numero uno di Sacal, Giulio De Metrio ha specificato: «Quì si lavora, non si fanno annunci». Il presidente della società di gestione ha fatto una considerazione sui nove progetti di riqualificazione dell'infrastruttura. «C'è una strategia complessiva rispetto al singolo intervento: l'obiettivo è rendere più funzionale l'Aeroporto dello Stretto». Si tratta di interventi per 27,5 milioni di cui 2,5 sono la quota di cofinanziamento di Sacal. «Non bastano solo le idee, ma serve ottenere tutte le autorizzazioni necessarie», spiega De Metrio che motiva il "ritardo" con l'effettivo presa di possesso dell'Aeroporto che risale al 2019.

Autorizzazioni e vincoli sono due parole che De Metrio usa tra una metafora calcistica e un'altra. «Dobbiamo salire di categoria. Il fatto che durante la pandemia Sacal abbia avuto la forza di affrontare la vicenda delle restrizioni non è scontato».

Rispetto alla partecipazione al capitale sociale, De Metrio puntualizza: «La fiducia si costruisce; per diventare soci bisogna capirsi e non costruire un rapporto non conflittuale. Mi adopererò di favorire l'ingresso di nuovi soci. Ma non è solo una questione di numeri». Infine, il presidente di Sacal, poi, rimanda al mittente le accusa di Falcomatà: «La Sacal non lavora solo su Reggio Calabria, ma sul sistema aeroportuale calabrese. Occorre fare sistema: chi diventa socio di Sacal deve guardare allo sviluppo di tutti e tre gli aeroporti».

Sul piano industriale, De Metrio ribadisce come si tratta di «documenti confidenziali». Non c'è volontà di nascondere, ma lo strumento gestionale va discusso nelle «sedi opportune che non sono quelle politiche». L'obiettivo, si lascia sfuggire De Metrio è «raggiungere il milione di passeggeri entro otto anni». Più dettagli saranno fruibili già da settembre 2021.

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