Avvenire di Calabria

L'elaborazione di Uecoop sui dati del ministero dello Sviluppo economico in occasione dell’ultimo report Istat sui prezzi al consumo

Inflazione: prezzo del pieno nel 2021 pesa su famiglie e aziende

Redazione Web

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Balzo dei prezzi al distributore di benzina e diesel (+7%) nel primo trimestre 2021 da gennaio a marzo, mese che segna il picco annuale record del costo di un pieno da quando è scoppiata l’emergenza Covid in Italia. È quanto emerge da un’elaborazione dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati del ministero dello Sviluppo economico in occasione dell’ultimo report Istat sui prezzi al consumo che a marzo registrano proprio l’accelerazione della spesa per i trasporti e i beni energetici. Un litro di benzina è arrivato a costare in media a marzo più di 1,568 euro mentre il diesel ha sfiorato 1,436 euro toccando i massimi da dodici mesi. «Il pieno degli italiani – evidenzia Uecoop – è fra i più cari al mondo con il costo dei carburanti che segue sempre in maniera rapidissima l’aumento del prezzo mondiale del petrolio mentre non altrettanto velocemente retrocede quando le quotazioni dell’oro nero scendono. Una situazione che ha pesanti ripercussioni sui bilanci di imprese e famiglie». Secondo Uecoop, per un’impresa su tre (33%) sarà il turismo il primo settore a riprendersi nel 2021 seguito dalla ristorazione (28%) se la massiccia campagna di vaccinazione riuscirà a prendere slancio. Al terzo posto per velocità di ripresa  i servizi alle aziende (15%), dalle pulizie alla logistica seguiti dal settore immobiliare (6%) mentre in fondo alla classifica (5%) ci sono i comparti di sport e benessere, cultura e spettacolo fra più colpiti dalle chiusure e dalla sospensione dell’attività a causa della pandemia. (G.P.T.) Agensir

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