Avvenire di Calabria

L’innovazione e la sua forza intrinseca creativa (e produttiva) può accorciare le distanze tra Calabria e resto d’Europa: serve, però, cambiare il paradigma culturale

Quanto (e come) è importante una stagione di innovazione per la Calabria

Di buone prassi sul territorio ce ne sono, così come di finanziamenti pubblici: ciò che manca è la presa di coscienza collettiva sul passo in più da fare tutti insieme

di Redazione Web

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L’innovazione e la sua forza intrinseca creativa (e produttiva) può accorciare le distanze tra Calabria e resto d’Europa: serve, però, cambiare il paradigma culturale. Di buone prassi sul territorio ce ne sono, così come di finanziamenti pubblici: ciò che manca è la presa di coscienza collettiva sul passo in più da fare tutti insieme.

Innovazione sinonimo di futuro per la Calabria e non solo

Oggi si celebra la Giornata mondiale della creatività e dell’innovazione. La Giornata mondiale della creatività e dell’innovazione, istituita nel 2001 a Toronto, in Canada, si festeggia ogni anno il 21 aprile ed è riconosciuta dalle Nazioni Unite. Questa ricorrenza rappresenta un'occasione ideale per ripercorrere la storia delle invenzioni più trasformative di tutti i tempi. 

Creatività e innovazione vanno di pari passo: in un mondo sempre più complesso e difficile da interpretare, sviluppare nuove idee, percorrere strade inconsuete, cercare punti di vista alternativi è l’unico modo per immaginare il futuro.

L’innovazione ci riguarda tutti, come esseri umani e come cittadini, e le sue conquiste, che semplificano ma a volte complicano la nostra vita quotidiana, vanno utilizzate consapevolmente. Con limiti, che possono derivare dalle nostre conoscenze o da dubbi di natura etica, perché ad ogni forma di progresso sorgono inevitabili implicazioni morali con cui dobbiamo fare i conti.

Per questa ragione ci domandiamo che cosa possano fare le macchine e fin dove possa spingersi l’intelligenza artificiale.


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L'impegno dell'Unical sull'intelligenza artificiale

L’Università della Calabria ottiene un nuovo e prestigioso riconoscimento scientifico nell’Intelligenza Artificiale, confermandosi quale assoluto punto di riferimento nel settore. L’Asia-Pacific Artificial Intelligence Association (AAIA) ha infatti appena conferito la fellowship al professor Gianluigi Greco, ordinario di Informatica e direttore del dipartimento di Matematica e informatica.

La fellowhip riconosce gli eccezionali risultati scientifici conseguiti da Gianluigi Greco nell’ambito dello studio degli aspetti fondazionali dell’Intelligenza Artificiale, che gli sono valsi numerosi premi (tra cui la Kurt Goedel fellowship, il Marco Somalvico award, e vari best paper nelle più selettive conferenze internazionali).

A inizio 2022, il docente è stato inoltre eletto presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, società scientifica di riferimento in Italia, fondata nel 1988 e con oltre 1000 soci incardinati nei principali atenei e centri di ricerca. 

In Italia sono meno di 40 gli scienziati selezionati dall’Asia-Pacific Artificial Intelligence Association, ben 3 dei quali in servizio presso l’Università della Calabria. Oltre a Greco, sono infatti fellow dell’AAAI anche il rettore Nicola Leone, e Giancarlo Fortino, ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni del dipartimento di Ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica. Solo l’Università di Trento e l’Università La Sapienza di Roma possono vantare un maggior numero di docenti (4) in questo prestigioso elenco.

Per l’Unical il riconoscimento che arriva dall’Asia segue quelli già tributati in passato dall’Associazione Europea per l’Intelligenza Artificiale (EurAI). I professori Greco e Leone sono infatti anche EurAI fellows, il più importante premio dell’EurAI che viene conferito da una giuria internazionale a non più del 3% dei migliori scienziati del vecchio continente.

Con questi attestati di riconoscimento, non sorprende, dunque, che nell’ambito del progetto PNRR di partenariato esteso sull’Intelligenza Artificiale selezionato dal MUR – per passare alla fase di attività negoziale – l’Unical figuri quale spoke nazionale, con un ruolo primario di organizzazione e coordinamento delle attività di ricerca.

Un ulteriore motivo di soddisfazione per l’ateneo che, in tale spoke, punterà a sviluppare nei prossimi anni la tematica del “green-aware AI” nell’ottica di stimolare sinergie con altre iniziative e di promuovere una idea di sviluppo tecnologico che sia anche pienamente sostenibile.


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Anche sullo Stretto innovazione vuol dire futuro, a partire dalla scuola

Ancora una volta dalle rive dello Stretto, nella città della Fata Morgana, parte un nuovo indirizzo, ampliamento del Liceo scientifico Opzione Scienze Applicate, riferito allo studio dell’Intelligenza Artificiale. Si tratta di una interessante curvatura proposta nel PTOF del Liceo Scientifico Alessandro Volta di Reggio Calabria, a partire dall’anno scolastico 2022/2023, dalla Dirigente Scolastica Maria Rosa Monterosso.

L’intelligenza artificiale è un tema cardine del dibattito scientifico attuale, destinato ad acquisire sempre maggior rilevanza e centralità nella nostra società, tanto da essere considerato chiave per il rilancio dell’economia e la trasformazione digitale nel Piano della ripresa dell’Europa. 

Ecco perché il Liceo Scientifico “ Alessandro Volta” di Reggio Calabria propone dall’anno scolastico 2022/2023, come ampliamento dell’Opzione Scienze Applicate e nell’ambito del potenziamento informatico, l’indirizzo “ Intelligenza Artificiale”.   

Tale percorso nasce per educare i giovani ad integrare le  caratteristiche cognitive ed epistemiologiche dell’intelligenza umana e le capacità analitiche dell’intelligenza artificiale,  a comprendere e utilizzare i dati e le tecnologie di intelligenza artificiale in modo consapevole e responsabile, attraverso un vero e proprio percorso curricolare di apprendimento.

Obiettivo dunque di tale curvatura, a cui già si lavora da un anno, sotto la  guida della Dirigente Scolastica, Maria Rosa Monterosso e con il contributo didattico e scientifico di un gruppo di docenti coordinati dalle Professoresse Petronio, docente di Matematica e Fisica,  e Nocera, docente di Informatica, responsabili del progetto educativo,  è, non solo  offrire agli studenti una preparazione in linea con le nuove offerte degli atenei ( corsi di laurea in Data Science, Internet of Things, Big Data, Machine Learning e Artificial Intelligence, oltre che in Scienze informatiche e Ingegneria Informatica ), ma costruire competenze negli ambiti dell’analisi dei dati, della pianificazione, del ragionamento ed apprendimento automatico, dell’etica dell’intelligenza artificiale e dell’interazione uomo-macchina, facendo  sì che la scuola sia il  “trait d’union ” per il corretto dialogo e contaminazione  dei saperi e delle competenze formative e professionali.


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La storia: un algoritmo per salvare l'Aspromonte

«Mio padre è un vigile del fuoco ed è stato impegnato nelle operazioni di spegnimento in Aspromonte lo scorso agosto, è come se avessi vissuto in prima persona i roghi e la devastazione e per questa ragione ho lavorato ad un progetto sulla gestione dell’emergenza incendi». È la testimonianza di Aurora Delfino, 22 anni di Reggio Calabria, studentessa di ingegneria biomedica dell’Università Magna Graecia che ha presentato il suo progetto “Fenice” all‘Expo di Dubai insieme ad altri 6 studenti e ricercatori calabresi.

«La mia idea progettuale si basa sulla creazione di un algoritmo che capta i dati in input (informazioni generali di natura metereologica, orografica e così via) e li elabora costruendo un piano di intervento per i soccorritori». Quello che oggi è frutto di una valutazione umana dei dati e di una concertazione tra tecnici e istituzioni diventerebbe invece il prodotto “più preciso” di un algoritmo. Più preciso perché le informazioni disponibili vengono elaborate riducendo al minimo il margine di errore realizzando un piano basato su dati oggettivi.

Una proposta quella di Delfino che, per il suo potenziale e per la sua valenza attuale, ha vinto il bando emesso dalla società lombarda Sedici media in collaborazione con in collaborazione Fly university project ed è ora in via di realizzazione. La studentessa chiarisce dei presupposti fondamentali per l’applicazione dell’algoritmo: «Deve essere attivo un sistema di monitoraggio, come i satelliti distribuiti sul territorio che in tempo reale raccolgono i dati utili per l’elaborazione del piano».

Rispetto agli indomiti e numerosi roghi che sono divampati quest’estate nel Reggino Delfino commenta: «Il problema principale in Aspromonte è stata la mancanza di uomini e l’organizzazione delle risorse con un incendio così esteso che ha portato in corso d’opera a chiedere interventi da tutta Italia, rallentando l’operazione di spegnimento. Si può ipotizzare che se si avesse avuto a disposizione un piano con dati rigorosi sarebbe stato più facile prevedere dove e come intervenire accorciando i tempi dell’operazione».

In generale il problema globale dell’emergenza incendi può attingere all’intelligenza artificiale come risorsa per ridurre (se non proprio eliminare) l’errore umano e per mettere a disposizione dei soccorritori un piano efficace». Si potrebbe aggiungere che nel momento in cui le tecnologie e i metodi di intervento diventano sempre più precisi ed efficienti giustificare un’eventuale inadempienza nella gestione dell’emergenza sarà ancora più complesso.

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