Avvenire di Calabria

In seguito all'operazione Nexum contro la cosca Paviglianiti di San Lorenzo, ha chiesto ai cittadini di denunciare i boss

La ‘ndragheta e gli intoccabili, l’allarme di De Raho

Francesco Bolognese

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C’era prima e c’è dopo l’unità d’Italia. Un secolo e passa di vita senza alcuna ruga. Nessuna involuzione, semmai il contrario. Con gli anni si è evoluta adeguandosi alle mutate condizioni socio economiche non solo del loco. È la ‘ndrangheta. Dall’abigeato, che in alcuni contesti locali ancora persiste, e guardianie si è passati al racket delle estorsioni, usura, traffico di sostanza stupefacenti, appalti, etc. I grani del rosario sui quali soffermarsi sono tanti ed in considerevole aumento. Tante e variegate le cause alla base di questa inusitata escalation, che negli ultimi anni ha visto la ‘ndrangheta cercare di “farsi Stato”. Come può “un manipolo di morti di fame, di utili idioti” come li definisce il procuratore capo di Catanzaro, rimanere a galla e banchettare con i soldi delle collettività, tenere sotto il suo vile giogo uomini e territori? A questa domanda ha dato una risposta, più che convincente, chi le ‘ndrine le conosce, le studia, le giudica. Il capo della procura di Reggio Calabria, nel corso della sua recentissima audizione di fronte alla commissione parlamentare antimafia, non ha lasciato spazio all’immaginazione. “Pur concentrando l'attenzione sulla città, il quadro che se ne trae dimostra come la ’ndrangheta non avrebbe mai potuto raggiungere tali livelli se non fosse stata sostenuta da quella rete segreta che si è ritenuto di individuare nei destinatari dell'ordinanza. Voglio però anche qui precisare che quando si parla degli invisibili, di questa componente riservata, non è certamente qualcosa di diverso rispetto alla ’ndrangheta, né qualcosa di superiore alla ’ndrangheta, così come la stampa in qualche caso ha riferito. Quando si parla di componente riservata, si parla semplicemente di soggetti che, per il ruolo che rivestono, per l'apporto che danno alla ’ndrangheta, per il versante su cui operano devono essere mantenuti coperti. Sono quei soggetti che operano a livelli altissimi, che hanno rapporti con la politica e con i soggetti esponenziali delle amministrazioni locali”. Non solo: “è necessario precisare che la componente riservata individuata attraverso quest'indagine non è la componente dei soggetti che hanno aderito alla massoneria. La componente riservata è formata da soggetti diversi, che restano occulti alla stessa massoneria, perché sono persone che, dovendo schermare l'organizzazione ed essendo note soltanto a determinanti appartenenti all'organizzazione dei vertici più elevati, non si possono esporre”. Ma la 'ndrangheta fa leva anche su altri due principi: la scarsa sicurezza delle pene e lo strapotere sociale. Dopo l’audizione in Commissione antimafia è la volta della collettività. È di queste ore l’invito pressante a “denunciare”. A margine dell’operazione Neum che ha svelato reiterati tentativi di estorsione in danno di commercianti dell’area grecanica, il procuratore capo è andato dritto al cuore del dramma che quotidianamente si consuma contro imprenditori, commercianti (per ora sono fatti salvi i lavoratori dipendenti) invitando le vittime a uscire allo scoperto. “Denunciate, se lo fate non co sarà più ''ndrangheta". Dietro il salto dello steccato non c’è più il buio. “Questa operazione (Nexum contro la cosca Paviglianiti di San Lorenzo, ndr) è una risposta immediata dello Stato. Tutto è stato eseguito in meno di un mese. I mafiosi si sentono potenti, ma se tutti denunciamo non avranno più questo potere. Cosi sarà ogni qual volta il cittadino deciderà di collaborare”.

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