Reggio Calabria, volontari Centri d’ascolto Caritas: al via un percorso formativo diocesano
L’iniziativa è rivolta a giovani e adulti, l’obiettivo è avvicinarli alla cura e all’ascolto dei bisognosi
Il 27 settembre, verso le 19, è tornata alla casa del Padre, suor Marianna Cutrupi, originaria di Armo, quartiere di Reggio Calabria. A diffondere la notizia è la Casa Generalizia delle Figli di San Paolo. Suor Marianna era ricoverata nell'infermeria della comunità "Divina Provvidenza" di Roma.
«Suor Marianna - scrive suor Anna Maria Parenzan, Superiora generale - ha arricchito molto la nostra congregazione e tutta la Famiglia Paolina attraverso la sua profonda sensibilità artistica e spirituale. È stata un’apostola innamorata della Parola e soprattutto di “Gesù Parola”: attraverso la scuola, l’animazione, i servizi di governo, la “lectio divina”, ha annunciato instancabilmente la bellezza di quel Volto che aveva imparato ad amare fin dalla giovinezza».
La Superiora racconta come la religiosa reggina «entrò in congregazione nella casa di Roma, il 7 ottobre 1955. Dopo alcuni anni dedicati allo studio e all’apostolato itinerante nella comunità di San Benedetto del Tronto, visse a Roma il noviziato che concluse, con la prima professione, il 30 giugno 1959. La sua preparazione culturale le permise di frequentare con frutto, l’Istituto di Magistero “Maria Assunta” conseguendo, nel 1966, la laurea in lettere con una tesi dal titolo: “L’iconografia di Gesù Maestro nel 1° Millennio dell’arte cristiana”. Ed è stata proprio questa tesi che ha orientato tutta la sua vita e l’ha resa una vera “donna della Parola”, esperta nell’iconografia del Maestro divino e nella conoscenza appassionata del suo Volto.
Nel 1968, dopo qualche breve esperienza apostolica a Reggio Emilia, Avellino, Lugano, venne nominata formatrice delle juniores, dapprima a Roma e poi a Palermo. Prestò per qualche tempo aiuto presso il “Centro Catechistico Paolino” di Roma e nel 1975, le venne affidato il gruppetto di novizie che risiedeva ad Arezzo e poi ad Alba».
E ancora: «Con profonda gioia, visse una breve esperienza di inserimento nel territorio, nella piccola comunità di Asti ma venne presto chiamata ad animare, nel 1978, le sorelle impegnate in un tempo di rinnovamento, in Casa Madre. Fu poi consigliera provinciale per l’ambito della spiritualità e al termine del mandato ritornò ad Asti e poi si inserì, nella casa di preghiera di Cicogna (Arezzo), dove si alternavano gruppi di sorelle per gli esercizi spirituali. Nel 1992, riprese con grande soddisfazione il contatto con il popolo attraverso l’apostolato librario nella comunità di Cagliari, ma venne ancora richiamata in Casa provinciale e poi nella comunità di Castro Pretorio per proseguire il ministero dell’animazione spirituale alle sorelle, alle comunità e ai laici Cooperatori. Con il treno, percorreva instancabilmente l’Italia per raggiungere i vari gruppi di Cooperatori e comunicare loro la ricchezza della Parola che fluiva dalle sue labbra e dal suo cuore. E contemporaneamente, Sr Anna Maria veniva chiamata a dare esercizi spirituali anche nelle varie circoscrizioni paoline. Non possiamo dimenticare la passione con la quale ha preparato, con altre sorelle e fratelli, la grande veglia in occasione della beatificazione del Fondatore, nella Basilica di San Paolo».
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